“La Asp 2 è un Ente pubblico L.R. n. 17/2011 vigilata dalla Regione. Ha recepito nel proprio regolamento quanto disposto dal TUEL circa le norme di gestione degli enti pubblici. Il Presidente del CdA ne è il legale rappresentate, coordina e vigila su tutte le attività Asp e presiede le riunioni del CdA stesso (L.R. n. 17/2011). Questo succintamente è il quadro di riferimento normativo a cui attenersi nella gestione Asp”, dice il Commissario della Lega Teramo, Gianfranco Giuliante, in una nota.
“Nella Asp numero 2 Teramo, viceversa, accadono cose che noi umani non riusciremmo a immaginare…il legittimo Presidente della Asp è stato esautorato dalle sue funzioni da un componente del CdA che autoproclamatosi “consigliere anziano” (figura prevista nei Consigli Comunali per presiedere i Consigli di insediamento) convoca a suo piacimento i CdA, tutti illegittimi, esautorando nella forma e nella sostanza il Presidente legale rappresentante dell’Ente (come da delibera della Giunta Regionale n. 161 del 24/03/2020) dalle funzioni sue proprie. Elude, il cosiddetto “consigliere anziano”, quanto l’ente vigilante Regione Abruzzo gli impone e “impera quasi fosse legibus solutus”.
“In questo clima di totale violazione di quanto previsto dal TUEL, dallo Statuto e dal Regolamento Asp”, prosegue Giuliante, “si materializza, in data 26/11/2020, la delibera n. 5 avente per oggetto “Nomina fiduciaria del Direttore Generale Asp” senza che chi ne è deputato sottoscriva istruttorie né parere di regolarità amministrativa. Astolfi diventa così, nello psicodramma della Asp, nuovo Direttore. É solo l’inizio di un seguito “giuridicamente raccapricciante”. L’Astolfi, eletto da un CdA non legittimato a farlo con modalità elusive rispetto ai dettami della Vigilanza Regionale, anche se non lo sa, è soggetto estraneo alla Asp e lo sarebbe anche se per assurdo la sua nomina fosse stata legittima perché la sua possibilità di operare all’interno della Asp sarebbe comunque legata a un contratto da lui mai sottoscritto che è conditio sine qua non per essere abilitato ad operare come chiunque sa bene se non ha preso una laurea con i punti Mira Lanza”.
“Viceversa senza contratto abilitante all’Asp 2 si decreta, si danno incarichi, si cambiano password e serrature, si sbaracca il legittimo Direttore Generale senza contestazione né addebiti. In questa “nuova” Asp si danno incarichi in somma urgenza, quindi senza gara, si fanno promozioni, Vice-Direttore Generale senza procedure, si delegano dipendenti ad operare per spese non superiori a 40 mila euro, che è il limite massimo di spese senza gara previsto dalla P.A., si anticipano di nove anni (scadenza 2028) valutazioni circa la possibilità di rinnovo di contratti legittimamente in corso, il tutto in 15 giorni e con tre CdA. Il Presidente legittimo Avv. Luca Di Pietrantonio ha investito del problema tutte le autorità preposte: Regione, Prefetto, Carabinieri, Procura”, annuncia Giuliante.
“Appare evidente che in questo contesto l’autorità giudiziaria si troverà a valutare se tali azioni incrocino diversi profili penalmente rilevanti tra cui l’usurpazione di funzioni pubbliche (articolo 347 del Codice Penale), l’abuso d’ufficio (articolo 323 del Codice Penale), la falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici (articolo 479 del Codice Penale), l’accesso abusivo a sistema informatico e telematico (articolo 615 ter del Codice Penale), la detenzione e diffusione abusiva di codici di accesso a sistemi informatici (articolo 615 quater del Codice Penale). Non può, allo stato dei fatti, essere messa in discussione la richiesta alla Regione del Presidente Avv. Di Pietrantonio a che si attivi con potere sostitutivo diventi urgente ed ineludibile. Siamo certi che il Presidente Marsilio abbia avuto il tempo necessario e la documentazione utile per operare riportando la necessaria legalità in una struttura vigilata dalla Regione Abruzzo”.
La Lega Atri è contro Giuliante. “Ritengo davvero riprovevoli le parole usate dal commissario provinciale teramano della Lega, Gianfranco Giuliante, che è entrato a gamba tesa nella vicenda che riguarda esclusivamente gli organi della Asp 2 Teramo, ovvero la nomina del nuovo direttore, su base fiduciaria, come previsto dal Regolamento della stessa Azienda e come fatto in passato nel pieno rispetto di leggi e statuto come sempre fatto nelle Asp di Pescara e Chieti”, dice Luigi Collevecchio, segretario cittadino della Lega di Atri. “Utilizzare una patologia per offendere i componenti del cda della Asp 2 che, tra i propri servizi, ha anche un centro diurno per disabili psicofisici, è il punto più basso che la politica dei nominati potesse toccare”.
“La nomina a direttore generale della Asp 2 nella persona di Gabriele Astolfi oltre ad essere legittima, rispecchia l’autonomia del cda rispetto all’appartenenza politica dei singoli componenti e, allo stesso tempo, rispetta il territorio che, in questo modo viene rappresentato tenuto conto che la presidenza è stata affidata ad un esponente leghista, candidato a sindaco sconfitto alle passate amministrative, Luca Di Pietrantonio di Pineto che in nove mesi non ha mostrato alcun legame con la città ducale. Riteniamo che l’attacco di Giuliante abbia davvero superato il limite del decoro politico ricorrendo, in evidente assenza di argomenti, agli insulti. In questo caso, addirittura, paragonando i componenti del consiglio di amministrazione a delle persone affette da una patologia psicofisica non mostrando alcuna sensibilità e alcun rispetto, non che ce lo aspettassimo, per chi, davvero, soffre a causa di una malattia che merita cure e soprattutto silenzio. Una mancanza di sensibilità che non ci sorprende ma che ci disgusta”, sottolinea il segretario leghista Collevecchio. Il compito della Asp 2 di Atri è quello di offrire servizi al territorio, servizi che vengono puntualmente erogati a quelle persone che rientrano nelle fasce sociali più deboli quali anziani, disabili, minori con problemi psicofisici e donne vittime di violenza: una missione che può essere svolta bene e meglio da chi il territorio lo vive e lo conosce e riteniamo che la scelta legittima e rispettosa delle norme, effettuata dal consiglio di amministrazione, sia la migliore che potesse essere fatta. Giuliante dovrebbe occuparsi di più della situazione del suo partito a L’Aquila e della gestione della Tua, dove è stato nominato presidente. L’Azienda di trasporti sta facendo registrare, oltre che un’alta conflittualità sindacale, ma questa deve essere una specialità di Giuliante e dei suoi uomini, visto quanto accaduto all’interno dell’Asp 2, anche un vertiginoso calo del fatturato, negli ultimi mesi, che ha creato una pericolosa crisi di liquidità per la società di trasporti pubblici abruzzesi. Stendiamo un velo pietoso anche su quanto si sta verificando all’interno del consiglio di amministrazione dell’area marina protetta del Cerrano dove, lì si, si sarebbero verificate delle violazioni statutarie da parte di altri fedelissimi di Gianfranco Giuliante, tanto da richiedere un intervento censorio del Tribunale Amministrativo Regionale, che, evidentemente, si è circondato di un vero e proprio circo magico. Quanto ai presunti cambi di serrature e password: posso affermare che nessuna serratura per impedire l’accesso del presidente è stata cambiata. Presidente che è assente da un mese e mezzo senza che si sia minimamente preoccupato delle attività Asp che continuano ad essere erogate grazie agli uffici e agli indirizzi del CdA. Lo stesso dicasi per la gestione della posta aziendale che sono questioni interne organizzative degli uffici”.
Sulle dichiarazioni di Giuliante interviene anche il presidente del consiglio comunale di Atri, Cristina Forcella della Lega. “Il comune di Atri è componente dell’assemblea che elegge i consiglieri di amministrazione dell’azienda. La nostra amministrazione è in piena sintonia con le scelte del cda: scelte rispettose della legge nonostante ci sia chi provi ad affermare l’esatto contrario. L’amministrazione comunale ha il dovere morale di vigilare sull’azione dell’Asp 2 che amministra le proprietà che compongono gran parte del patrimonio aziendale lasciato in eredità dal benefattore Domenico Ricciconti. E’ evidente che c’è un commissario provinciale del partito, mi riferisco a Giuliante, che ritiene di poter fare e disfare senza che mai in passato, nessuna forza politica si sia mai lontanamente permessa di dare indicazioni su scelte che riguardano l’amministrazione Ricciconti. Scelte che sono state e sono prese in piena autonomia dai desideri di Giuliante. Scelte che continueranno ad essere fatte – conclude il presidente del consiglio comunale atriano – nel solo e unico interesse dell’azienda e dei suoi assistiti non certo di Giuliante”.