Alba Adriatica, l’affondo di Città Viva. Lavori in piazza IV Novembre: perché farli ora?

Alba Adriatica. “Iniziare i lavori durante le feste di Natale si è sembrato un qualcosa di inopportuno, di poco rispettoso nei confronti dei commercianti che non potranno usufruire dei parcheggi e della piazza”.

 

La sottolineatura arriva dal gruppo consiliare di opposizione, Città Viva, al Comune di Alba Adriatica e i lavori non graditi nella tempistica (non certo per l’opera pubblica) riguardano quelli di piazza IV Novembre, in corso di realizzazione proprio in questi giorni.

Una prima sottolineatura sul tema era arrivata nel corso dell’ultima seduta consiliare, con un’interrogazione del capogruppo Giuliano De Berardinis. Ora il colpo viene affondato con maggiore determinazione.

 

“In un paese praticamente sprovvisto di marciapiedi”, si legge ancora nella nota, ” con tratti di tante vie ancora senza pubblica illuminazione, con uno spazio nel cuore della città impropriamente definito piazza  del Popolo, ma in realtà solamente uno squallido parcheggio, con la pavimentazione  della pista pedonale del lungomare fortemente danneggiata, con la centralissima via Roma, prima strada di Alba Adriatica che si distingue per le cavate a cielo aperto, gli ingressi alla città in uno stato di abbandono totale, l’amministrazione comunale  cosa fa  come prima opera pubblica? Ricomincia a sperperare  denaro  demolendo piazza IV Novembre.

Una piazza perfettamente conservata con pavimentazione e cordoli integri con aiuole ben delimitate e con una nuova illuminazione realizzata di recente.

Una piazza utilizzata negli ultimi anni per manifestazioni ed eventi di vario genere soprattutto culturali.

Rimane poco chiaro il motivo che ha spinto l’amministrazione Casciotti a dare priorità a quest’opera a meno che non ci siano motivi di altro genere che poco o nulla hanno a che fare con la riqualificazione della città.

E’ da ingenui pensare che la crisi commerciale e non solo, di piazza IV Novembre e Viale Vittoria dipenda dal tipo di pavimentazione della piazza e dalla realizzazione di una fontana. Forse si dimentica quali sono state le vere cause che hanno   fatto diventare il centro di Alba Adriatica una zona pressoché periferica, degradata, dove molte attività commerciali sono state costrette a chiudere o a trasferirsi in altre zone della città e dove il valore degli affitti degli immobili è praticamente crollato.

Se la volontà fosse stata veramente quella di riqualificare l’intero “centro storico” si sarebbe dovuto procedere diversamente affrontando il problema nella sua globalità e non improvvisando, indicendo ad esempio un concorso di idee. Alba Adriatica va “ripensata” tutta coinvolgendo enti, istituzioni al fine di estrapolare le migliori energie per progetti mirati al fine di non dissipare inutilmente denaro pubblico.

Si conferma invece l’improvvisazione, quasi un  marchio di fabbrica che caratterizza da sempre il modo di amministrare delle giunte targate Casciotti, così come la totale mancanza di ascolto  delle opposizioni e dei cittadini da queste rappresentati escludendo a priori qualsiasi apporto di idee potenzialmente positive per il bene della città”.

 

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