Martinsicuro. La pista di pattinaggio in piazza Cavour e l’effetto sofficino. Anzi, l’effetto di un sofficino di Natale.
Usa un accostamento sarcastico, ma per certi versi calzante, l’associazione Città Attiva di Martinsicuro per “smontare” alcuni recenti considerazioni dell’assessore al bilancio, Alduino Tommolini, sulla pista in ghiaccio sintetico di piazza Cavour e la recente manovra di bilancio.
“Dopo aver letto il post “sponsorizzato” pubblicato dall’assessore Tommolini, ” si legge in una nota, ” supponiamo con il bene placido dell’intera maggioranza, sulla pista di ghiaccio sintetico, ed aver visto in realtà un rettangolo di modeste dimensioni fatto di lastre in polimeri densi e silicone che abbiamo il dubbio possano emanare la stessa magia nei bimbi, possiamo dire che “l’effetto sofficino” ci sta tutto.
E sì perché già a partire dalla foto che accompagna il post (non è Martinsicuro!!! e la pista raffigurata è di gran lunga più grande di quella montata e certamente più frequentata) si percepisce lo “stile” comunicativo “leggermente” fuorviante.
Comunicazione sopra le righe che si conferma con l’uso del termine “manovra di bilancio”.
E’ il caso che l’’assessore Tommolini capisca che i Comuni a fine anno non fanno “manovre di bilancio o Leggi di bilancio”; E’ il governo centrale che fa le manovre di bilancio.
Il comune provvede ad effettuare semplicemente operazioni di assestamento del bilancio previsionale.
Ed è il caso che ci si risparmi anche il classico “Ma a voi non va bene mai niente” perché non è vero e lo abbiamo dimostrato in molte occasioni, anche in questo caso non abbiamo problemi ad affermare che l’iniziativa in sé potrebbe essere carina, innovativa e sicuramente lodevole.
Il problema è sempre lo stesso, ovvero il brutto vizio di descrivere scientemente le cose in modo esagerato e fuorviante come si rileva spesso nei post e nei comunicati che accompagnano le iniziative messe in campo dall’attuale Amministrazione, e visto che pare abbiano demandato all’Assessore Tommolini il compito di “portavoce” consigliamo a lui che forse è il caso, come fanno le aziende di cui sopra, per tutelare i cittadini, di mettere alla fine dei post o dei comunicati l’avvertenza “ciò che è scritto sopra potrebbe differire dalla verità”.