Pineto 2.0: ‘Scerne ancora a rischio allagamento’ FOTO

Pineto. “Era il 7 ottobre 2005 quando Robert Verrocchio, giovane e promettente assessore ai lavori pubblici, ebbe a dire sulla pubblica stampa: ‘Abbiamo già stanziato i primi 50 mila euro per arginare il fenomeno allagamenti a Scerne…’ e ‘Stiamo verificando quali siano i reali motivi che provocano l’allagamento, 31 dicembre 2017, nell’ambito della sicurezza idrogeologica, tra l’altro, è doveroso evidenziare la messa in sicurezza dei canali di raccolta delle acque della zona di Scerne”.

Pineto 2.0 ricorda quanto Robert Verrocchio ha dichiarato nel bilancio di fine 2017. “In questi anni dal Pd locale sono arrivati annunci celebrativi per la sicurezza idrogeologica ma la verità è un’altra. Ovviamente il Sindaco mente ancora o non dichiara tutta la verità. Auspichiamo che almeno conosca la situazione territoriale di Pineto”.

L’associazione pinetese precisa di non essere “certamente opposizione dormiente e, sulla mendace dichiarazione del sindaco Verrocchio, scende in strada e insieme ai cittadini controlla e verifica. La situazione non è certo migliorata se si considera che gli ultimi allagamenti nella zona nord di Scerne risalgano ad appena qualche mese fa. Tuttavia, ciò che porta sdegno e rabbia è che le segnalazioni e denunce dei cittadini, associazioni e comitati rimangono inascoltate da parte dell’amministrazione comunale. Nel 2018 la situazione che emerge dopo un controllo del territorio è molto grave; persiste una condizione d’inesistente manutenzione ordinaria di fossi, griglie e pozzetti di raccolta, peraltro rotti e completamente tappati soprattutto nelle zone a più alto rischio. Addirittura i canali di scolo a cielo aperto, situati a monte di Scerne, che attraversano proprietà private, risultano ostruite o completamente interrate. A tal proposito, vorremmo ricordare al sindaco di Pineto che il 18 novembre 2013 la città fu dotata di un ‘Regolamento Rurale’ che, tra le tante finalità e ambiti di applicazione, annovera anche quello dell’obbligo per i proprietari (o conduttori del fondo) di mantenere in piena efficienza i fossi. Ma si sa! Qui siamo a Pineto, il paese in cui le funzioni pubbliche di controllo sono state cancellate o messe nella condizione di non nuocere”.

Un problema più volte segnalato al sindaco, all’assessore del posto, Mongia e a tutti gli uffici preposti di Pineto.

“Scerne attualmente necessità almeno della predisposizione di un piano che, nell’immediatezza, provveda all’installazione di griglie verticali e pozzetti decantatori sugli imbocchi di due canali: il primo situato nel tratto che dalla SS/16 si interrompe nelle proprietà ‘Capuani’ e ‘Caralla’ e quello in via Fiume Nera. Oltretutto, bisogna provvedere a far pulire e recuperare tratti di cavate nella zona nord di Scerne ubicate su alcune proprietà private che risultano ostruite e addirittura sotterrate. Se almeno questo non accadrà, alle prossime piogge tornerà la paura, il pericolo, gli allagamenti e tutto il buon lavoro compiuto dal Genio Civile nel mese di Agosto 2017 sarà stato tutto inutile. Qui non c’è nemmeno l’alibi o il giochetto dell’eredità di chi c’era prima poiché, evidentemente, sono gli stessi che governano Pineto da oltre venti anni. I fatti, invece, mostrano di quale cinismo sia capace la propaganda dell’amministrazione Verrocchio, incurante dei rischi che i cittadini continuano a correre quando piove”.

“Questa volta l’amministrazione è stata dettagliatamente avvertita dei pericoli che corrono le persone e le case di Scerne”. Conclude Pineto 2.0 che ha suggerito anche “le soluzioni più urgenti per poterli risolvere. È evidente che, in caso di futuri allagamenti, l’amministrazione non potrà più nascondersi dietro scusanti infantili come quelle riferite alle avverse condizioni metereologiche”.

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