Teramo, esperimento Sox all’ordine del giorno nell’assemblea dei sindaci

“Su molte delle questioni aperte la Provincia è già al lavoro, mi sono incontrato con l’Osservatorio delle acque e ho predisposto che l’argomento venga inserito all’ordine del giorno dell’Assemblea dei Sindaci in programma per l’8 novembre”.

Così il presidente Renzo Di Sabatino a margine della riunione che oggi si è svolta stamattina alla Prefettura de L’Aquila ma convocata dal prefetto di Teramo, Gabriella Patrizi, proprio per la “pianificazione di emergenza inerente il sistema dei Laboratori di Istituto di fisica nucleare e gallerie del Gran Sasso”.

“Una riunione nella quale ho rappresentato il punto di vista del territorio e le preoccupazioni della comunità. Siamo di fronte ad una tema delicato che va affrontato con attenzione e anche con grande equilibrio ed è seguendo questa linea che la Provincia si sta muovendo – sottolinea Di Sabatino anche in riferimento alla nota del sindaco di Notaresco, Diego Di Bonaventura – Abbiamo il dovere di capire, proporre e di agire con rigore istituzionale, senza suggestioni ma sulla base di informazioni verificate e certamente l’Assemblea è il luogo deputato ad analizzarle e ad avanzare delle proposte”.

L’ulteriore circostanza che sta destando preoccupazione – dopo l’incidente del 2002 a causa di un errore umano comportò l’inquinamento di falde acquifere con trimetilbenzene e le tracce di solvente rilevate in un pozzo nel 2016 – è l’esperimento SOX , gestito da un pool internazionale di scienziati, che dovrebbe svolgersi nei primi mesi del 2018 nei laboratori dell’Istituto nazionale di Fisica nucleare del Gran Sasso: un esperimento che coinvolge una fonte radioattiva e che arriva a compimento nel mentre, da mesi, anche attraverso il tavolo aperto dalla Regione, è in atto un confronto sulla messa in sicurezza del sistema Gran Sasso dove convivono una delle falde acquifere più importanti d’Europa, l’autostrada e il Laboratorio.

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