Sulla questione migranti, in consiglio comunale, si accende il confronto. La maggioranza, come nelle previsioni originarie, approvata un atto di indirizzo significativo: aderire al cosiddetto Sprar (servizio di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) e porre le basi per contenere l’arrivo di nuovi migranti sul territorio comunale. In quella che a livello nazionale, in questo frangente, va definita come una vera e propria emergenza, l’amministrazione comunale di Tortoreto prova a mettere una sorta di punto fermo. Ossia diventare attore principale e non semplice comparsa nelle attività di accoglienza dei migranti, ora gestire a livello periferico dalla Prefettura. Tutti concetti illustrati nella sua relazione del vicesindaco Francesco Marconi, che ha sottolineato la valenza del percorso tracciato. “ Non sarà certo la panacea di tutti i mali”, ha fatto intendere in consiglio comunale Marconi, “ ma ci consente di essere attori di un percorso che fino ad ora ci ha visto semplici spettatori. E’ uno strumento che consente di contenere l’arrivo di nuovi migranti e nel quale esiste anche una norma di salvaguardia. Ossia nel momento in cui vengono rigettate le domande di asilo politico, la priorità sarà data ai Comuni che hanno adottato lo Sprar nel rimpatrio di coloro che non ne hanno diritto”. L’Ente ha anche pensato di poter prevedere anche in progetto di inclusione per i migranti, con una compartecipazione alle spese del 5% qualora lo gestirà in maniera diretta. In caso contrario, la quota sarà addebitata alle cooperative che gestiscono l’accoglienza. In ogni caso, ha ribadito Marconi, a breve ci sarà un incontro con i responsabili delle cooperative che gestiscono l’accoglienza dei migranti a Tortoreto per studiare forme di impiego in lavori cosiddetti di pubblica utilità.
I numeri. Attualmente a Tortoreto nel sono ospitati 138. La ripartizione numerica stabilita a livello normativo dovrebbe essere di appena 37. In ogni caso, al Lido nel sono ospitati 78, 25 a Salino e 15 a nella zona di Colle San Pietro.
La discussione in consiglio comunale. La proposta avanzata dalla maggioranza ha incontrato il favore di tutti i gruppi di opposizione, tranne che del Movimento 5 Stelle. Piero Di Nicola (Uniti per Tortoreto), Nico Carusi (Progetto Tortoreto) e Domenico Di Matteo (Obiettivo Tortoreto), hanno votato a favore della delibera. Anche con dei distinguo. Come Di Matteo che ha in ogni caso manifestato delle perplessità sul fatto che l’adozione della delibera possa realmente bloccare ulteriori flussi in entrata, visto che la proposta andava fatta prima, nel 2016, e che l’attuale bando per l’accoglienza scadrà nell’ottobre del 2018.
M5S contrario. Riccardo Straccialini ha manifestato, al contrario, tutte le proprie perplessità sull’adesione allo Sprar, definita una tratta degli schiavi. “ Una sorta di ricatto sul capo delle amministrazioni”, ha sottolineato. “Andrebbero seguite altre strade, come per esempio controllando le cooperative che gestiscono l’accoglienza. E’ un business che finirà solo quando non gireranno più soldi”.