Teramo, dimissioni Brucchi. Cardelli: governo di unità civica a tempo

“Non è importante stabilire se le dimissioni del Sindaco costituiscano un atto dovuto, scontato o tattico, bensì essere consapevoli che esse debbano rappresentare un definitivo momento di cesura con tutto ciò che le ha precedute dalle elezioni ad oggi”.

Per la consigliera comunale di opposizione Paola Cardelli, la decisione del sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, che ha dimostrato di non riuscire a governare con una maggioranza litigiosa e sfilacciata, potrebbe essere una reale occasione di cambiamento per la città.

Ribadendo, infatti, la contrarietà per il possibile commissariamento di un anno, la consigliera ha avanzato a Brucchi la proposta di dare vita ad un governo di unità civica, “che affranchi tutti dai diktat di partito e vanifichi le ambizioni e le aspirazioni di ognuno”. Ma soprattutto un Consiglio che si impegni a dimettersi entro il prossimo 24 febbraio per consentire un ritorno al voto per le prossime amministrative.

E, riprendendo in parte quanto già proposto dal consigliere arancione Gianluca Pomante, dunque, la Cardelli suggerisce un vice sindaco e tre assessori “selezionati in base ad un profilo rigorosamente professionale la cui nomina sia preventivamente approvata dal Consiglio”. E poi un Consiglio (con le relative Commissioni) che assuma un ruolo centrale ed incondizionato, dove tutti i Consiglieri potranno e dovranno acquisire completa cognizione di quanto si andrà a deliberare, entrare obbligatoriamente nel merito di ogni questioneed assumersi personalmente la responsabilità dei propri atti, al contrario di quanto sinora è accaduto.

 

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