Campli. Una giornata a Roma, non per protestare ma per chiedere aiuto. Un grido che non corrisponde alle urla di chi vuol fare solo rumore.
L’amministrazione comunale di Campli, con in testa il sindaco Quaresimale e quella fascia che rappresenta ogni cittadino, era a Roma per chiedere di non essere abbandonati, per chiedere di essere trattati da cittadini, così come la Costituzione descrive ogni singolo italiano.
“Una manifestazione a cui è seguito l’incontro di noi Sindaci con il Governo – ha detto il primo cittadino farnese – in cui abbiamo ribadito le problematiche del territorio e la richiesta di accoglimento degli emendamenti in fase di conversione del decreto legge. Al momento nessuna risposta concreta nei contenuti e nei tempi da parte dei rappresentanti del Governo che hanno bisogno ancora di alcuni giorni per le valutazioni delle richieste. L’importante era esserci e Campli c’era”.
“Insieme ad alcuni Sindaci mi recherò nuovamente a Roma per un nuovo incontro – ha aggiunto Quaresimale – al fine di monitorare e sollecitare il lavoro che stanno effettuando. Abbiamo fretta, non c’è più tempo per aspettare, i cittadini hanno bisogno immediatamente di azioni concrete, di fatti”.
Il sindaco Quaresimale, insieme ai suoi colleghi, è intervenuto nella Sala del Mappamondo a Montecitorio, alla presenza di Luigi Di Maio del Movimento 5Stelle, dal deputato del Pd, Tommaso Ginoble, e del Presidente della Commissione Ambiente, Emete Realacci. I sindaci hanno messo in evidenza le migliorie che si possono e si dovrebbero apportare al decreto terremoto. Tra le proposte quella di presentare un emendamento per destinare l’8 per1000 al polo culturale abruzzese per i prossimi dieci anni.
“Ringrazio tutti le persone che sono venute a manifestare in una giornata feriale – ha concluso il sindaco Quaresimale – e tutti i colleghi Sindaci che tutto insieme uniti hanno messo da parte i colori politici per la tutela del nostro bellissimo territorio. Nell’ambito della riunione ho contestato ai rappresentanti del Governo diverse cose, chiedendo loro di stare più vicino ai territori. Tra le richieste concrete e non le promesse ho ribadito la necessità di interventi urgenti per i danni derivanti dal rischio idrogeologico dal terremoto oltre a progetti riguardanti l’edilizia scolastica”.