Civitella del Tronto, la (non) buona amministrazione: gli esempi di Giuseppe Zunica

Civitella del Tronto. Tre esempi per parlare di “buona amministrazione”, o meglio di “non buona amministrazione”.

 

A farli è Giuseppe Zunica, capogruppo di Inversione di Rotta al Comune di Civitella del Tronto.

Tre esempi si diceva ai quali Zunica affida grande valenza per poi valutare l’indice di apprezzamento di un’amministrazione.

 

Regolamento per l’uso della Fortezza Borbonica. “Dopo varie segnalazioni su un uso non regolamentato del forte e la sollecitazione del sottoscritto per approntare un regolamento, finalmente il 15 ottobre 2015 viene convocata la prima commissione per affrontare la problematica. Alla terza commissione (5 novembre 2015) era sembrato che si arrivasse in tempi brevi e certi alla soluzione. Vennero presentate 2 proposte, una dalla maggioranza e una dal sottoscritto, e ci si era lasciati con l’impegno di chiedere una consulenza ad un esperto di pubblici spettacoli per stilare un vademecum. Da allora il tutto è rimasto lettera morta.

Ad una mia interpellanza dello scorso 6 marzo, mi è stato risposto che il presidente della commissione, Gennarino Di Lorenzo, aveva convocato un tecnico e che presto sarebbe stata convocata una nuova commissione. A tutt’oggi ancora niente, intanto si continua con uso arbitrario penalizzante per le casse dell’ente”.

 

 

Accesso agli atti. “Per qualsiasi visione”, scrive Zunica, ” di atti mi viene sempre richiesta la solita domandina. Dopo diversi giorni, o per carenza di personale o per altri motivi, si viene messi nella condizione di poter accedere. Caso emblematico l’ultima richiesta di un atto inerente la regolamentazione dell’uso di un appezzamento di terreno non di proprietà dell’ente destinato ad uso sportivo: a distanza di un mese e mezzo ancora niente”.

 

 

Alleati alle delibere. “Non è la prima volta”, prosegue, ” che mi lamento di lacunosità nelle stesure delle proposte di deliberazione, spesso carenti anche negli allegati.

Sono mancati documenti inerenti pareri tecnici, pareri del revisore contabile, planimetrie, cartine e altro, sintomo di uno scollamento tra esecutivo ed uffici. Negligenze forse scaturite dalla scarsa presenza fisica degli amministratori, “avvistabili” solo in determinati giorni ed orari.

Forse sta scemando quello spirito di squadra, quella voglia di fare caratteristica peculiare di chi inizia una nuova ” avventura” , ora ognuno nel suo piccolo si coltiva il proprio orticello”.

 

 

 

 

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