Tortoreto, crisi politica, nuovo gruppo: il sindaco non vuole dialogare

Tortoreto. Rifiutano l’etichetta di dissidenti. Anzi, parlano di senso di responsabilità e di coerenza politica. Seguendo i principi del rinnovamento e della condivisione degli aspetti programmatici.

 

 

Coerenza con l’impegno preso con la cittadinanza, nel proseguire nel proprio impegno, senza attaccamento alle poltrone.

Il giorno dopo la riconsegna delle deleghe nelle mani del sindaco (Rosella Di Pancrazio, Lilli Piacentini, Fabrizio Di Febo e Federico Di Lorenzo, oltre ai due assessori revocati, Renato Chicchirichì e Rosita Di Mizio), il “nuovo” gruppo che si è formato in seno alla maggioranza consiliare, torna a farsi sentire.

Una presa di posizione, utile per illustrare la decisione di riconsegnare tutte le deleghe “gestite” nelle mani del sindaco, ma anche per lanciare l’ennesimo messaggio al primo cittadino. E questo dopo un incontro politico che si è tenuto con Alessandra Richi, che a detta dei sei non ha contribuito a risolvere i termini della questione.

Un passo indietro va fatto. Il gruppo consiliare, come noto, ha preso forma dopo la revoca di due assessori, effetto diretto della mancanza degli stessi assessori e consiglieri nell’ultima seduta del consiglio comunale.

Nascita del gruppo accompagnato da un documento: l’appoggio al sindaco ma un azzeramento della giunta per “restituire pari dignità a tutti e rilanciare l’azione amministrativa”.

Il sindaco ha percorso strategie diverse, però, nominando un nuovo assessore (Lanfranco Cardinale) e dunque di azzeramenti nemmeno l’ombra.

 

“Nonostante il sindaco Richi non abbia ritenuto importante cercare un incontro”, si legge nel documento, ” con i 6 consiglieri, i quali costituiscono più della metà della compagine che ha portato alla sua elezione, per senso di responsabilità, abbiamo chiesto un incontro al primo cittadino nella sincera convinzione di poter ricomporre i dissapori”. Una delegazione del gruppo, nei giorni scorsi, si è confrontato con il sindaco, con l’obiettivo, ricordano i 6, di far ripartire l’azione amministrativa, “con un nuovo metodo e con una maggiore consapevolezza e maturità”.

 

 

 

 

Un incontro che doveva, forse, chiarire le divergenze politiche sorte meno di un mese fa (anche se il malessere sembra arrivare da lontano), e provare a ricomporre tutto il quadro. Sul piano amministrativo e focalizzare nuovamente il programma come punto di riferimento. Incontro che, però, non ha soddisfatto il “nuovo” gruppo consiliare.

 

 

” Continua a perdurare un atteggiamento di sottovalutazione del problema da parte del sindaco”, dicono ancora i sei, ” che ha nuovamente respinto la nostra offerta di dialogo e di collaborazione. A quel punto, abbiamo ritenuto opportuno rendere  tutte le deleghe conferiteci  all’indomani delle elezioni come  ulteriore gesto di buona volontà e fiducia  al fine di agevolare  la ricomposizione della squadra  vincente e auspichiamo, già dalle prossime ore, un incontro chiarificatore e costruttivo che riporti la serenità indispensabile per tornare a  condividere  le responsabilità  amministrative in vista delle importanti scadenze che ci attendono e delle quali siamo ben consapevoli (approvazione del bilancio preventivo, programmazione stagione estiva, nuovo Piano Regolatore Generale, nuove opere pubbliche da appaltare), responsabilità amministrative che richiedono l’azione sinergica di tutte le risorse umane scelte dai cittadini”.

Da parte dei sei consiglieri, viene ribadito a chiare lettere che l’impegno civico, anche “con altre forme e strumenti non verrà mai meno, nella consapevolezza che ciascuno di noi deve sempre dare il massimo per il progresso e lo sviluppo della propria comunità”.

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