PD Roseto: ‘l’amministrazione Pavone non ha più i numeri’

Roseto. “L’amministrazione di centrodestra targata Pavone non ha più i numeri per governare questa città; ne dovrebbe prendere atto e smetterla di arrecare scuse e incolpare altri per l’ennesima debacle in consiglio comunale. Una maggioranza che non riesce a garantire il numero legale non è più tale, soprattutto se i numeri non ci sono su provvedimenti di natura urbanistica che interessano la città”.

Lo ha dichiarato il PD rosetano, spiegando che “Ancora una volta si sono presentati in consiglio con una proposta pasticciata che neanche la loro maggioranza conosceva, segnale chiaro ed evidente che i fili dell’urbanistica in città sono tenuti da pochissimi addetti ai lavori. Quando la minoranza ha sollevato dubbi e perplessità sulla loro proposta di delibera, il piccolo esercito capitanato da Norante e Pavone si è sciolto come neve al sole tanto che il presidente del consiglio si è affrettato a proporre una sospensione che non è stata capita dai suoi colleghi di maggioranza. Il risultato è stato che un loro consigliere (Alberto Caporaletti), come su tutti i punti urbanistici di cui è consigliere delegato, ha fatto perdere le sue tracce lasciando l’ex maggioranza Pavone in sette componenti contro gli otto uniti e compatti della minoranza, facendo consumare l’ennesimo teatrino con Pavone e Norante che cercavano di convincere i loro colleghi della bontà della loro scelta e attaccando come loro becero costume la minoranza in un aula deserta dopo che anche la maggioranza era scomparsa”.

Per i democratici “hanno perso un’occasione, anzi l’hanno fatta perdere alla città; ne siamo convinti alla luce dei finanziamenti che la giunta regionale, dopo quattro anni di vuoto da parte del centrodestra, ha messo a disposizione per l’edilizia convenzionata, in un momento di difficoltà per le famiglie. Al di la degli interventi promozionali a cui ci hanno abituato in questi quattro anni, nei fatti la loro incapacità amministrativa – conclude il PD – si evince nei fatti anzi nel loro non fare”.

Impostazioni privacy