Magdi Allam nella sede del PD di Teramo: la polemica degli iscritti

Teramo. “Sabato mattina nella sede del Partito Democratico teramano si terrà un curioso appuntamento: nell’ambito di ‘Anno Zero – Ipotesi di scuola politica’, gli iscritti potranno avere la sfortunata occasione di dover assistere ad una ‘lezione’ su radici cristiane e anima europea tenuta nientepopodimeno che da un membro dell’ufficio di presidenza di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale, Magdi (Cristiano?) Allam, in collaborazione con l’ideatore della serie di incontri, l’avvocato Tommaso Navarra”.

Lo ha dichiarato Maurizio Sciamanna, Segretario Circolo PD Teramo Est, intervenendo sull’onda delle opinioni raccolte tra gli iscritti del Circolo e non solo: ‘le posizioni intolleranti di Allam su immigrazione, Europa, multiculturalismo, identitarismo, sono note a tutti e non hanno bisogno di essere ricordate, ciò che invece vorremmo che venisse spiegato agli iscritti del Partito Democratico teramano è il perché dell’organizzazione di un seminario con un ospite di tale ‘calibro’. Tengo a sottolineare, a tal punto, che la presenza di Magdi Allam come relatore per un’iniziativa da tenere nella sede del PD era stata apertamente sconsigliata ed avversata già al momento della sola proposta di un suo intervento, ritenendo la metodologia dell’incontro poco adatta ad un ospite da molti ritenuto ‘non gradito’ e inadatto a tenere lezioni ad una assemblea democratica. Tuttavia, nonostante la richiesta di annullare un appuntamento di un ciclo di incontri che fino ad ora si era distinto per la qualità degli ospiti intervenuti, è stato confermato che sabato 18 aprile Magdi Allam sarà ospite dell’avvovato Tommaso Navarra nella sede del Partito Democratico teramano per illuminare noi iscritti sulle “nostre radici culturali e di pensiero”, “sebbene in un’ottica anche prettamente religiosa” (citazione diretta dall’invito di partecipazione…). Aggiungo, personalmente, di rimanere spiacevolmente stupito del fatto che una scuola di politica all’interno di un partito come il PD debba essere ‘appaltata’, su quali basi o indicazioni non mi è dato sapere, a personalità esterne allo stesso, oltre che dal dover prendere atto che l’avvocato Navarra, ideatore della Scuola, non abbia avuto nemmeno il tatto di adeguare i propri ospiti alla sensibilità e alle richieste della platea, dimostrando di avere carta bianca nell’organizzazione di iniziative all’interno del PD, pur non essendone membro, e finendo per comportarsi sostanzialmente da organizzatore di eventi per questa o quella formazione politica (Magdi Allam interverrà con l’avvocato Navarra a ben 4 incontri in 2 giorni in città con esponenti del centrodestra cittadino)”.

Sciamanna “pur ritenendo che le contestazioni, più o meno plateali, non possono che aumentare la visibilità di provocatori di professione come l’ex eurodeputato Allam, ritengo che non si possa tacere l’irritazione derivante dal dover assistere ad un seminario su temi e valori per noi Democratici non negoziabili, affidato ad un relatore che propugna tesi completamente avverse. Non è nel dna del PD il voler negare il confronto con chi ha opinioni diametralmente opposte alle sue, ma di sicuro questo deve avvenire con metodi più consoni di una lectio ex cathedra da parte di chi ad oggi, a parole e nei fatti, ha dimostrato di non credere minimamente nella possibilità di dialogare. In quello che si presenta come un intervento senza contraddittorio, con il ‘commento’ di una personalità pure essa estranea al PD, ciò che si lamenta è l’assenza del punto di vista del Partito Democratico, che non può essere semplicemente affidato all’estemporanea interlocuzione dei partecipanti. Perché vorrei ricordare, infine, che un’organizzazione che il 21 marzo aderiva alla giornata mondiale contro il razzismo, non può farsi spiegare l’Europa – conclude il segretario del Circolo PD Teramo Est – da chi esprime posizioni apertamente xenofobe e razziste”.

“La domanda potrebbe essere, andiamo a demolire le tesi di Allam? Questa è scuola”. Anche Angelo Falone dell’area Civati del Pd Teramo, si schiera contro la presenza nel partito di Magdi Allam.

“Provo una certa irritazione storica, nel constatare che la sede che ospitò il PCI ai tempi dell’Onorevole Di Paolantonio, poi passato per PDS con un giovane Verticelli, con la successiva metamorfosi in DS, di un primo Angelotti, fresco anche della sua elezione a consigliere comunale, è via via ai nostri giorni (senza citare le fusioni fredde modello Teramo) si trova a essere il teatro di un invito che trovo imbarazzante. Concludo augurandomi che l’evento sopracitato non diventi un clamoroso flop, considerato che alcuni (forse molti, me compreso) di noi non saranno presenti”.

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