Teramo. La consigliera comunale di opposizione (ma appartenente al gruppo misto) Paola Cardelli denuncia una presunta irregolarità nell’incremento abitativo fissato per il progetto di housing sociale stabilito su via Longo a Teramo.
Secondo la consigliera comunale infatti, sostenuta nella sua tesi dall’architetto Andrea Cavalocchi di Bologna, l’incremento abitativo che si andrà a realizzare dopo il concorso di progettazione sulle palazzine indetto dalla SGR SpA (società autorizzata dal Comune), non sarà del 15% come da indicazione del Piano Regolatore, ma di quasi il 57%, ben oltre, secondo la Cardelli, la legge regionale 49 del 2012 che prevede la possibilità di incremento volumetrico fino al 50%.
Nello specifico, secondo la ricostruzione del duo Cardelli-Cavalocchi, il bando di concorso poggerebbe su un dato errato, quello di 26.730 mc, a cui applicare l’incremento abitativo. In realtà, il dato volumetrico esatto della zona ammonterebbe a 19.623 mc.
Dunque, applicando il 15% a quello che viene definito dalla Cardelli il dato reale, si avrebbe un aumento pari a 22.566 mc. Incrementando invece il valore errato (sempre secondo la consigliera), si avrebbero 30.740 mc, che darebbe effettivamente non un aumento del 15% alla quota reale di 19.623 mc, ma del 56, 7%.
Interrogato sulla questione in Consiglio, l’assessore Cozzi ha definito il dato “marginale” proprio in riferimento alla legge 49 del 2012, con tanto di opposizione che ha preferito astenersi sulla questione.
Per questo la consigliera comunale chiede un passo indietro all’amministrazione o che la stessa “giustifichi l’inesattezza di questi dati, assumendosi eventualmente la responsabilità di quello che si andrà a realizzare su via Longo”.