Giulianova, come riconoscere (ed evitare) l’anisakis

Giulianova. Il Circolo Nautico Vincenzo Migliori di Giulianova, in collaborazione con l’Università di Teramo e con il patrocinio del Comune di Giulianova, ha organizzato incontro per discutere dell’Anisakis.

L’anisakis è un genere di vermi nematodi, parassiti di diversi organismi marini. Questi parassiti si trovano, allo stadio adulto, nell’addome dei mammiferi marini (balene, foche, delfini), più precisamente nello stomaco, e sono visibili a occhio nudo. Nei pesci sono presenti all’interno delle carni, prevalentemente nella parte inferiore, dove assumono una colorazione biancastra.

Le specie di anisakis svolgono il loro ciclo biologico in ambiente marino. Le uova vengono rilasciate in acqua attraverso le feci dei mammiferi marini e si sviluppano vari stadi larvali. Subito dopo la schiusa vengono ingeriti dai primi ospiti intermedi, di solito i piccoli crostacei che costituiscono il krill. Il krill a sua volta viene ingerito dal secondo ospite intermedio, o paratenico (cioè in cui il parassita non può svilupparsi e crescere), che è il pesce. A questo punto si sviluppa l’ultimo stadio larvale che può passare direttamente al suo ospite definitivo (mammiferi marini) per il completamento del suo ciclo biologico, oppure può trovarsi accidentalmente in un altro ospite, definito per questo accidentale, nel quale il parassita non evolve a successivi stadi di sviluppo. L’ospite accidentale può essere l’uomo se quest’ultimo si ciba di pesce crudo o poco cotto che contenga al suo interno la larva di Anisakis.

Questi nematodi, visibili a occhio nudo, misurano dagli 1 ai 3 centimentri, vanno dal colore bianco al rosato, sono sottili e tendono a presentarsi arrotolati su loro stessi.Le larve di anisakis possono costituire un rischio per la salute umana in due modi: parassitosi causata da ingestione di pesci crudi contenenti le larve; reazione allergica ai prodotti chimici liberati dalle larve nei pesci ospiti.

Molti prodotti ittici possono essere interessati dall’infestazione da anisakis. Quelli più a rischio sono pesce sciabola, lampuga, pesce spada, tonno, sardina, aringa, acciuga, nasello, merluzzo, rana pescatrice e sgombro.

L’appuntamento per saperne di più è venerdì 19 marzo nella Sala Buozzi con Giacomo Migliorati dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “Caporale”, che tratterà il tema: ‘I prodotti della pescara e la salute pubblica: l’Anisakis se lo conosci lo eviti’.

foto Libreria Internazionale Il Mare

 

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