Val Vibrata (e non solo) esclusa dal “cammino d’Abruzzo”. La polemica

Val Vibrata. L’intera vallata, ma non solo, esclusa dal “cammino d’Abruzzo”. Quello che rappresenta una sorta di riscoperta e valorizzazione del cosiddetto turismo lento taglia di netto, al momento, parte della provincia di Teramo.

La Val Vibrata in maniera particolare e una serie di località che in qualche modo si affacciano sulla vallata (Campli, Bellante, Mosciano e Valle Castellana). Nei giorni scorsi, infatti, i presidenti delle quattro province abruzzesi hanno ratificato il protocollo d’intesa con l’associazione “Abruzzo a piede libero” con la definizione di quelli che sono i percorsi indicati (e valorizzati) dei camminamenti.

A prendere una posizione chiara è Domenico Di Matteo, consigliere dell’Unione dei Comuni della Val Vibrata, che richiama ad una maggiore attenzione le istituzioni territoriali (Provincia di Teramo e Città Territorio).

Dai percorsi la nostra vallata è stata esclusa”, commenta Di Matteo, “ dalle località della costa a quelle come Civitella del Tronto. Ma anche Campli, inserito tra i borghi più belli d’Italia, Bellante, Mosciano e Valle Castellana. Come mai il territorio è stato escluso da questa opportunità che ha dei riflessi importanti  livello turistico? Come mai il presidente Diego Di Bonaventura ha avallato questo disegno? E chiedo anche al presidente dell’Unione, Domenico Piccioni, di far valere le proprie ragioni”.

 

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