Unione dei Comuni: lo studio sulle famiglie che hanno accesso al servizio di mediazione

L’ Unione di Comuni Val Vibrata, attraverso il servizio di Mediazione familiare, attivo dal 2016, in convenzione con l’APS “le Ali della Vita- Centro Studi e Servizi Sociali per la famiglia” Ente di Terzo Settore , ha realizzato uno studio sulle famiglie che hanno avuto accesso al servizio.

 

Si tratta di uno studio, tradotto in un documento, unico ed originale, a conferma della rinomata efficienza, nella gestione dei Servizi Sociali, da parte dell’ Ente pubblico anche attraverso il modello operativo della rete socio-sanitaria. L’ “Osservatorio del Servizio di Mediazione familiare” , a cura delle mediatrici familiari dottoresse Francesca Cavarocchi e Giulia Ricci, che operano nel servizio di mediazione e che hanno condotto gli studi, sarà presentato, nel rispetto della normativa vigente in materia di emergenza sanitaria, mercoledì 27 ottobre, alle re 17, a Sant’ Omero, nella Sala Giunta della sede dell’ Unione di Comuni della Val Vibrata, ad una platea ridotta di rappresentanti delle Istituzioni e di operatori dei Servizi Sociali.

 

Le dottoresse Cavarocchi e Ricci, fanno sapere, in una nota, ”In questi anni di servizio di mediazione, abbiamo “osservato” tante famiglie e abbiamo studiato le dinamiche relazionali all’interno di esse, nonché la loro storia, la loro cultura, il loro habitat sociale e, soprattutto, il loro modello di risposta agli eventi separativi e le risorse che hanno messo in campo per la risoluzione dei conflitti. Da qui, l’idea condivisa con l’Ente, di restituire, agli amministratori, ai responsabili e agli operatori del Servizio Sociale, un lavoro che documentasse gli studi effettuati, sulla base dei dati rilevati, dalla nostra “osservazione”, all’interno della stanza di mediazione.

 

Ringraziamo l’ Ente Unione di Comuni Val Vibrata, per aver attivato il servizio di mediazione familiare in modo strutturato e continuativo, attraverso una rinnovata fiducia al modello operativo, che ha permesso la costruzione di un’ efficace rete sociale tra tutte le figure professionali, ed una relazione, fondata sulla collaborazione, con i dipendenti dei quali abbiamo apprezzato la sensibilità e l’approccio discreto ai nostri utenti e al nostro lavoro. Ma, soprattutto, ringraziamo le coppie e le famiglie, che si affidano a noi e si fidano di noi, durante un percorso condiviso nell’interesse dei bambini e degli adolescenti”.

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