Truffe agli anziani: come difendersi. La campagna informativa dei carabinieri in provincia di Teramo

Teramo. La truffa in danno di persone anziane o che vivono sole è una fattispecie di reato particolarmente frequente.

Essa provoca nelle vittime oltre che danni economici importanti anche una dolorosa consapevolezza della loro vulnerabilità, ingenerando spesso nelle vittime un raccapricciante sconforto.

Anche in provincia di Teramo, specie in tempi recenti, a causa della proliferazione dell’uso illecito di internet e della particolare congiuntura economica, spregiudicati criminali mirano a ingannare gli anziani, elaborando stratagemmi sempre più credibili per carpire la loro buona fede ed aggredendole in casa, all’aperto o mediante metodi di pagamento online.
Il Comando Provinciale dei Carabinieri ha avviato, pertanto, nuovamente una campagna di sensibilizzazione sull’argomento, al fine di scongiurare il rischio di far cadere gli anziani nella rete di delinquenti senza scrupoli. Nel corso di incontri che interesseranno tutti i Comuni della provincia e già avviati, i Comandanti delle Compagnie e delle Stazioni Carabinieri forniranno utili consigli agli anziani per evitare le truffe, come già fatto negli anni precedenti.

Gli incontri avranno luogo nelle chiese della provincia al termine delle celebrazioni delle Messe con maggior partecipazione di anziani, nonché presso patronati, circoli e centri di aggregazione per anziani.

L’Arma, da sempre vicina alla popolazione, in questa campagna di sensibilizzazione spiegherà ai cittadini quali sono le modalità più ricorrenti con le quali i truffatori agiscono e quali contromisure devono essere adottate per contrastarle”, afferma il Comandante Provinciale, Colonnello Pasquale Saccone. “Auspico” prosegue l’Ufficiale “che agli incontri partecipino oltre agli anziani anche chi è più loro vicino, come i figli e i nipoti, in modo che la contiguità affettiva possa accrescere la necessaria consapevolezza dei rischi che corrono gli anziani e la conoscenza delle norme di condotta da tenere per scongiurarli”.
In particolare, il Comandante Provinciale ha sintetizzato alcune delle modalità con cui più frequentemente vengono perpetrate le truffe. In particolare, ha raccomandato di tener conto che:
• “per nessun motivo deve essere consentito l’accesso agli sconosciuti che dovessero presentarsi al portone o sull’uscio di casa;”
• “nessun ente chiede per telefono di recarsi agli sportelli bancomat per prelievi o per bonifici;”
• “nessun avvocato, Forza di Polizia o assicurazione chiede per telefono soldi per liberare congiunti a seguito di mancati pagamenti, sinistri stradali etc;”
• “nessuna banca o ufficio postale si reca in casa per controllare le banconote prelevate allo sportello;”
• “bisogna diffidare di telefonate di presunti congiunti che chiedono il pagamento per la consegna di pacchi;”
• “giammai Carabinieri e altre FF. di Polizia si presentano presso le abitazioni, in uniforme o in abiti civili, per riscuotere soldi;”
• “in ogni caso di dubbio sull’identità degli interlocutori, telefonare immediatamente al “112” per consentire alla più vicina pattuglia dell’Arma dei Carabinieri di intervenire per evitare spiacevoli conseguenze;”
• “occorre sempre denunciare alle Forze dell’Ordine eventuali truffe, così come vanno immediatamente segnalati contatti che possano apparire sospetti o chiari tentativi di truffa.”

 

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