Tortoreto, rendiconto 2020: i numeri del bilancio e le attività di recupero delle imposte

Tortoreto. Un avanzo di amministrazione di quasi 3 milioni di euro, buona parte del quale è vincolato a specifiche destinazioni, mentre le risorse liberate per ulteriori investimenti ammontano a 230mila euro.

 

Inoltre, una quota vincolata di oltre 380mila euro sarà destinata, nell’attuale esercizio finanziario, per la riduzione delle imposizioni tributarie. Sono solo alcuni dei numeri che connotano il rendiconto di gestione del Comune di Tortoreto approvato in sede consiliare nella seduta di lunedì scorso. La situazione finanziaria dell’Ente, come emerso nella relazione del vicesindaco Francesco Marconi, resta in perfetto equilibrio nonostante quelli che sono statigli effetti, in tema di entrate, per la stagione pandemica, peraltro non ancora conclusa, ma che sui conti del 2020 ha inciso in maniera pesante. Le minori entrate sono state di 1,3 milioni (a farla da padrone con un minore gettito di 750mila euro, parcheggi a pagamento 50mila, rosso semaforico 390 mila).

La copertura è stata assicurata con l’iscrizione del fondo di compensazione dello Stato per gli enti locali per 950 mila euro (che compensa solo le minori entrate) e con la rinegoziazione del mutui per 360mila euro. Nella relazione esposta il consiglio comunale, il vicesindaco Francesco Marconi ha anche illustrato nel dettaglio quella che è la situazione relativamente alle attività di accertamento e di riscossione dei tributi evasi o elusi.

 

Nell’anno 2020 sono stati emessi 2032 avvisi di accertamento Imu e 1215 per la Tasi (anno d’imposta 2015) per un gettito potenziale di circa 2milioni.

Gli avvisi sopra indicati sono stati notificati nel 2021 in quanto, a causa della pandemia legata alla diffusione del Covid-19, diversi provvedimenti amministrativi hanno di fatto sospeso e rinviato le azioni relative alla notifica degli accertamenti comunali. In questo ambito figurano i mancanti o parziali pagamenti, l’omessa denuncia e l’elusione dell’imposta attraverso le cosiddette residenze fittizie. Per quanto concerne la Tari (anno 2015), gli avvisi di accertamento riguardano l’omessa dichiarazione (465 casi) e omesso versamento (893) per un potenziale gettito di 620mila euro.

 

Comunque gli incassi di competenza, nell’annualità 2020, si attestano in 185.432,11 per quanto attiene i tributi Imu e Tari, e 42.651,83 per quanto attiene il codice della strada. Sono state effettuate rateizzazioni per un importo complessivo di  79.225,94, dei quali 29.860,30 sono stati incassati nel 2020.  Pertanto il risultato operativo per l’anno 2020 si attesta su 257.944,24 di incassi per riscossione coattiva.

 

Corte dei Conti. La struttura contabile sottolineato la necessità, per l’Ente, di dover incrementare la percentuale di riscossione dei tributi evidenziando, però, l’efficacia delle azioni intraprese.

 

 

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