Tortoreto, l’augurio del vescovo Leuzzi ai dipendenti della Betafence FOTO VIDEO

Tortoreto. La persona al centro di ogni dinamica, che deve tornare priorità. E nel caso di specie, trovare una sintesi che possa garantire il futuro alla storia azienda del settore metalmeccanico.

 

E’ stato un momento decisamente importante quello che hanno vissuto questa mattina i dipendenti della Betafence di Tortoreto, azienda alle prese con una vertenza che resta complicata dopo tutte le vicissitudini che si sono susseguite nel corso degli ultimi mesi.

Il vescovo Lorenzo Leuzzi, infatti, ha fatto visita agli operai e poi ha celebrato la messa (assieme al parroco di San Nicola, don Vincenzo Di Egidio) all’interno dello stabilimento. Un momento denso di significato alle porte del Natale, che arriva in situazioni decisamente atipiche. Il vescovo, che ha avuto modo di confrontarsi con maestranze e organizzazioni sindacali, prima e dopo la funzione religiosa, ha voluto manifestare la sua vicinanza ai dipendenti, lanciano messaggi anche molto chiari alla dirigenza e di incoraggiamento nell’individuare una via d’uscita.

Sul piano strattamente pratico, nel frattempo, nella seconda metà di gennaio quando tornerà a riunirsi il tavolo istituzionale con tutti gli attori la situazione potrebbe delinearsi.

 

 

 

 

Una vicinanza dimostrata nel messaggio lanciato anche nella sua omelia“, si legge in una nota di Marco Boccanera della Fim e Natascia Innamorati della Fiom, ” nel silenzio dello stabilimento e davanti agli occhi carichi di incertezze e di speranze delle lavoratrici e dei lavoratori, in cui ha sottolineato quanto sia importante, per chi ha responsabilità sociale, politica ed imprenditoriale, mettere al centro il valore primario della Persona. Parole, quelle del Vescovo, nel solco di quelle pronunciate da Papa Francesco in occasione dell’ultima Enciclica, in cui ricorda quanto sia necessario “lottare contro chi nega i diritti sociali e sindacali, combattere contro quella cultura che porta ad usare gli altri, a rendere schiavi gli altri, e finisce per togliere la dignità agli altri”.

 

Un messaggio necessario oggi, più che mai in Betafance, che speriamo possa arrivare presto a chi il futuro di queste lavoratrici e di questi lavoratori lo sta ipotecando, affinché possa essere un momento per riflettere sull’importanza della responsabilità morale di chi fa impresa, perché finalmente si riportino al centro della discussione le persone, non il profitto.

 

“La richiesta che noi abbiamo fatto al Vescovo, e sulla quale si è reso disponibile”, dicono ancora, “invece, è quella di farsi portavoce con il Presidente del Consiglio, affinché al tavolo ministeriale si porti a sedere Marco De Benedetti, perché vogliamo sapere quale sia, se ne ha uno, realmente il suo ruolo in questa brutta vicenda”.

 

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