Tortoreto. Per la prima volta in Italia i turisti non pagheranno il contributo per le loro vacanze.
Non si è fatta attendere la prima iniziativa della neonata Unità Territoriale Revenue di Tortoreto.
Il gruppo di albergatori, che da poco ha istituito una rete permanente di collaborazione e di intenti, ha deciso di istituire un “cashback al portatore” per chi soggiornerà nelle strutture della UTR.
Questo vuol dire che i turisti che arriveranno sul litorale abruzzese dovranno sì pagare la tassa di soggiorno (poiché è un adempimento dovuto, che non rimane nelle tasche degli albergatori ma va versato al Comune), ma sarà restituita loro attraverso un coupon di pari importo, da spendere per sé – per una futura vacanza o per l’acquisto di altri servizi in hotel – o cedibile ad altri.
Nato qualche anno fa da un’idea di Franco Grasso – precursore del revenue in Italia e in Europa – per la prima volta in Italia sarà, dunque, realmente istituito il premio di soggiorno.
E gli imprenditori dell’Unità Territoriale Revenue sono ben decisi a compiere questo passo che, in piena era Covid, contribuirà a risollevarne le sorti, con un sostegno “etico” anche per chi viaggia.
“Sono proprio le piccole azioni commerciali etiche – spiega Franco Grasso – ad amplificare i reali vantaggi, sia per chi fa business sia per chi deve usufruire dei servizi. Con questa iniziativa, la tassa di soggiorno diventa per il cliente una partita di giro, poiché la paga all’albergatore ma poi viene restituita come buono da utilizzare al portatore come sconto su futuri pernottamenti, oppure come consumazione in altri servizi dell’albergo stesso”.
L’Unità Territoriale Revenue di Tortoreto si avvia dunque all’operatività vera e propria per dare un ulteriore slancio al settore turistico dell’intera Destinazione, poiché – per ovvi motivi – un incremento di presenze, una crescita dell’indice medio di soggiorno, avrà di certo ricadute positive per l’intero territorio, non solo per chi fa parte dell’Unione.
“L’UTR di Tortoreto – spiega Ambra Foracappa, responsabile del residence “Il Borgo” – è nata da poco, ma ha già in serbo diverse iniziative e strategie a sostegno del turismo locale. Vogliamo essere i primi a livello nazionale ad aderire al cashback revenue, un’idea unica e originale che permetterà alle strutture aderenti di beneficiare di un ritorno straordinario in termini di pubblicità e, al contempo, tutto il territorio verrà investito positivamente da questa opportunità. Siamo orgogliosi di aver intrapreso questa nuova avventura che ci aprirà di sicuro nuovi orizzonti”.
“C’è bisogno di rinnovarsi e trovare nuove opportunità commerciali – le fa eco Sonia Rosati, proprietaria dell’hotel Aurea – e con il “modello Tortoreto”, l’idea del cashback revenue sarà di vero impatto. Sono certa che, forte anche del nome, potrà trovare un eccellente riscontro tra i nostri ospiti. Faremo noi da start-up, ma con un seguito a poca distanza. Inoltre – conclude la Rosati – ci teniamo a sottolineare che l’Unità Territoriale Revenue è una realtà inclusiva ed è aperta a chiunque voglia aderire ai numerosi progetti di collaborazione – reale e fattiva – che stanno nascendo.”
Il gruppo di imprenditori dimostra, dunque – con questa prima iniziativa – quanto tiene al fatto che Tortoreto – e il litorale abruzzese in generale – mantenga quella spinta propulsiva verso un settore che da tanti anni la rende protagonista indiscussa tra le mete turistiche di famiglie italiane ed estere.