Tortoreto, allerta Betafence: “Passo indietro nel piano industriale”

Alta l’attenzione verso la Betafence di Tortoreto.

Dopo l’annuncio di 60 esuberi, i sindacati, Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil, sono sul piede di guerra.

“La situazione non è chiara – hanno detto i sindacati questa mattina – La cosa allarmante è che la ditta invece di investire, mette in vendita immobili che rappresentano la vita dell’attività produttiva. C’è un passo indietro nel piano industriale, 60 esuberi non sono gestibili e sono quelli risalenti all’ipotesi di chiusura dell’azienda”.

E su Quaresimale e la volontà di incontro con i vertici aziendali: “È una scorrettezza istituzionale, avrebbe dovuto convocare anche i sindacati”.

La replica di Quaresimale. “Dopo aver appreso dalla stampa circa la possibilità di alcuni esuberi alla Betafence di Tortoreto ho immediatamente contattato i vertici dell’azienda. I sindacati non sono stati coinvolti in questa fase perché si è trattato solo di una richiesta di informazioni e non di un tavolo istituzionale. Nel momento in cui in Regione si aprirà una vertenza vera e propria i sindacati saranno regolarmente contattati e coinvolti come abbiamo sempre fatto. Mi pare strumentale questo attacco, le stesse organizzazioni sindacali non possono negare di aver sempre avuto il mio appoggio, sin da quando ho lavorato per evitare la delocalizzazione della Berafence in Polonia. Un lavoro che negli anni scorsi ha dato importanti risultati e che sicuramente sarà alla base delle successive trattative. La Regione sarà in prima linea, come sempre ho fatto, per tutelare i lavoratori. L’obiettivo, logicamente, è quello di garantire i livelli occupazionali”. Lo ha dichiarato l’assessore al lavoro della Regione Abruzzo, Pietro Quaresimale.

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