Torricella, minaccia di morte la vicina armato di pistola (giocattolo): arrestato

I carabinieri di Torricella Sicura, nel quadro del costante impegno dell’Arma a tutela delle fasce più deboli della popolazione, hanno eseguito una misura cautelare personale in carcere, emessa dal GIP presso il Tribunale di Teramo per stalking.

Nello specifico nei confronti di un uomo, C.C. 46enne di Torricella Sicura gravato da numerosi precedenti anche specifici, è stata eseguita un’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere poiché responsabile di atti persecutori nei confronti di una donna sua vicina di casa.

A seguito della richiesta di aiuto da parte della donna, i carabinieri hanno svolto tutti gli accertamenti del caso, appurando che l’uomo, da circa un anno e mezzo, perseguitava la vittima con continue richiesta di danaro, ingiuriandola, minacciandola continuamente anche di morte, producendo rumori molesti e grida tali da ingenerare nella vittima un perdurante stato d’ansia e paura che la inducevano a mutare drasticamente il proprio stile di vita e le abitudini dell’intera famiglia.

Gli atti persecutori hanno avuto il loro culmine a ridosso di Ferragosto, quando l’uomo ha puntato nei confronti della sua vittima una pistola (poi rivelatasi giocattolo, priva del tappo rosso e in tutto simile ad una arma vera), prontamente sequestrata da parte dei carabinieri, ingiuriandola e minacciandola di morte nei pressi della sua abitazione.

La ricostruzione degli eventi così come riferiti dalla vittima ha trovato piena conferma nel racconto di tutte le persone che hanno a vario titolo assistito ai fatti, che, sentite in caserma dai militari, hanno confermato anche l’indole violenta dell’uomo e lo stato di alterazione psico-fisica in cui versava normalmente.

La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Teramo, concordando con le risultanze investigative dell’Arma, ha indagato l’uomo e rimesso al Giudice per le Indagini Preliminari la richiesta di custodia cautelare in carcere, prontamente accolta.

L’arrestato è stato associato al carcere di Napoli Poggioreale.

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