Teramo, summit Agena: i nuovi obiettivi

Un ruolo centrale nell’europrogettazione, il recupero di una dimensione più attiva nei confronti dell’utenza, la valorizzazione delle professionalità presenti nella società in house.

L’Agenzia per l’Energia della Provincia – Agena- gestisce le attività di gestione del catasto, accertamento ed ispezione degli impianti termici su tutto il territorio di competenza della Provincia di Teramo fatta eccezione per il Comune di Teramo. Alle Province, ora, è stato affidato anche il compito di accertamento e verifica dei Certificati energetici degli immobili, la cosiddetta APE. Un’attività che, una volta pronto il regolamento che stanno approntando gli uffici, verrà affidata ad Agena.

Nelle riunioni che si sono svolte ieri mattina in Provincia, prima con le Associazioni di categoria che rappresentano i manutentori degli impianti termici e i certificatori e dopo con i dipendenti, sono state tracciate le linee di una rinnovata collaborazione fra l’Ente e la sua società in house e a testimoniare questo obiettivo agli incontri ha partecipato anche il dirigente Francesco Ranieri.

Sono certo che faremo un ottimo lavoro grazie agli indirizzi politici dati dalla Provincia, in particolare sul PNRR, e alla collaborazione già avviata con i settori di riferimento – ha dichiarato Francesco Marconi, già assessore provinciale all’Ambiente e recentemente nominato amministratore unico di Agena – dentro l’Agenzia si rintracciano grandi professionalità che con il Patto dei Sindaci e Paride hanno già dimostrato il loro valore”.

E’ una delle pochissime società pubbliche che non ha mai avuto problemi e ha prodotto utili – commenta il presidente Diego Di Bonaventura – con l’Amministratore unico condividiamo lo scenario e gli obiettivi, in questa fase siamo chiamati ad un salto di qualità sulla progettazione e sui tempi e il lavoro di Agena sarà fondamentale. Ho registrato l’entusiasmi dei dipendenti e questo mi fa ha fatto molto piacere. Vogliamo anche migliorare il rapporto con l’utenza e i cittadini perché quando scriviamo le regole poi impattano nella vita quotidiana delle persone e dobbiamo essere bravi a scriverle senza accanimento burocratico ma venendo incontro alle esigenze anche di chi si trova in difficoltà”.

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