Teramo, le cartelle pazze della Soget. Fracassa: “Procedure errate a danno dei contribuenti” NOSTRO SERVIZIO

Fermi amministrativi su mezzi che servono all’utente per andare a lavorare considerati illegittimi. Così come illegittime sarebbero anche le somme aggiuntive sulla notifica degli atti relativi ai fermi.

Continua la battaglia dei consiglieri comunali di Fratelli D’Italia Franco Fracassa e Maurizio Salvi che da circa un anno stanno passando sotto la lente di ingrandimento l’attività della Soget, l’ente di riscossione a cui il Comune di Teramo ha affidato l’incarico. Sarebbero circa 11mila le cartelle pazze consegnate in questi mesi.

Per molte di esse i conti non ridanno, a danno del contribuente. La battaglia che Fracassa e Salvi stanno portando avanti è partita circa un anno fa. E da allora sono emerse diverse situazioni dubbie sull’attività dell’ente di riscossione che citerebbe una normativa sull’applicazione delle sanzioni che di fatto poi non verrebbe rispettata.

I cittadini si ritroverebbero senza difesa. In altri Comuni, come ad esempio Roseto, la Soget rispetta la legge. Ma questo perché l’Ente di riferimento con un proprio ufficio interno si adopera per le verifiche sulla corretta procedura.

Il consigliere Salvi ha suggerito a questo punto al sindaco Gianguido D’Alberto di fare in modo che anche il Comune di Teramo attivi un ufficio interno per i controlli e il rispetto delle procedure. Intanto, le cartelle irregolari verranno contestate dai contribuenti per ottenere l’annullamento dell’applicazione delle somme non dovute.

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