Teramo, la Camera di Commercio: “Trend positivo per le imprese, ma L’Aquila non prema per fusione”

Bilancio di fine anno alla Camera di Commercio di Teramo del presidente Gloriano Lanciotti.

Un bilancio in cui sono state illustrate tutte le iniziative portate avanti (nell’allegato più in basso), evidenziando un trend positivo per le imprese del territorio con buone premesse anche per il 2020.

Lanciotti però ha messo qualche puntino sulle i. La prima questione è quella ovviamente della fusione con la Camera di Commercio dell’Aquila: “Aspetteremo la decisione della Corte Costituzionale in tal senso, prevista per l’8 aprile – ha detto – Nel caso sarà una decisione che non investirà solo la nostra provincia ma tutto il Paese. Fino a quella data invito la Regione Abruzzo a non concretizzare di fatto la fusione e soprattutto gli amici aquilani a comportarsi in maniera corretta. Non capiamo il loro modo di operare, in maniera incomprensibile si preme verso la fusione ed è l’unica Camera di Commercio che vuole farla in tutta Italia. Faccio appello affinché ritornino sui loro passi”.

E ancora: “Sono due le cose a preoccuparci: la situazione dell’autostrada A14, alle prese con i sequestri che hanno creato lunghe code anche ieri. Poi c’è la vicenda della Banca Popolare di Bari: due anni fa il nostro territorio ci è già passato con Banca Tercas ed abbiamo attraversato un lungo periodo di stand by. Fortunatamente ci sono le BCC, ma il teramano ha bisogno di banche con strutture importanti”.

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