Teramo, il ringraziamento al personale del reparto malattie infettive. La lettera aperta

Nel giorno del ricordo di tutte le vittime del Covid c’è chi ha un pensiero per il personale del reparto malattie infettive dell’ospedale Mazzini di Teramo.

 

La lettera aperta è stata inviata da chi ha toccato con mano il dramma del Covid e che nella pandemia ha perso una persona cara.

Ma la lettera, oltre ad essere un ringraziamento a chi opera quotidianamente sul campo, assomiglia ad un incoraggiamento alla sanità pubblica, molte volte bistrattata.

 

LA LETTERA

 

Scrivo la  presente per mettere in evidenza, nonostante la tragedia che mi ha colpito, l’eccezionale operato del personale infermieristico e medico del Reparto di Malattie Infettive del P.O. di Teramo.

Nello scorso mese di febbraio, il COVID è entrato nella mia famiglia colpendo sia me che mia figlia, salvando, fortunatamente, gli altri componenti.

Entrambi non abbiamo avuto problemi particolari, ma le notizie negative sono cominciate quando sono risultati “positivi” anche i miei genitori.

Per loro è stato reso necessario il ricovero presso le Malattie Infettive del P.O. di Teramo.

Fin da subito la “situazione” di mia madre si è rilevata seria e preoccupante, con un lento ma costante peggioramento che, ai primi di marzo, l’ha portata “alla salita in cielo”.

Fortunatamente, mio padre sta meglio ed è stato dimesso dal Reparto e ricoverato presso la RSA di con.da Bellocchio in attesa della sua completa “negativizzazione”.

Il dolore che provo in questo momento è immenso anche perché dovrò trovare la parole “giuste” per spiegare a mio padre, persona di quasi novant’anni, quanto  è  successo.

Tuttavia, in questa drammatica situazione personale  e nel sempre più costante “bombardamento” di notizie negative sulla sanita pubblica in generale e, su quella teramana in particolare,  ho avuto modo di apprezzare LA PROFESSIONALITA’ E L’ABNEGAZIONE DI TUTTO IL PERSONALE INFERMIERISTICO E MEDICO DEL REPARTO DI MALATTIE INFETTIVE DEL P.O. DI TERAMO.

In particolare vorrei evidenziare l’operato di due professioniste esemplari, la dott.ssa Antonella D’ALONSO e la pneumologa dott.ssa Amalia PALAZZESE che per me, sono state due “angeli custodi”.

So per certo che le hanno provate di tutto per “ridarmi” mia madre e che le sono state vicino in punto di morte, sostituendosi ai familiari che, per ovvie ragioni, non lo hanno potuto fare.

Di quanto fatto, io e i miei familiari saremo SEMPRE RICONOSCENTI.

Mauro E.

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