Teramo, gatti nell’ex manicomio. Sindaco e Rettore: “Sono randagi e non sono reclusi” FOTO VIDEO

Il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, ed il Magnifico Rettore dell’Università, Dino Mastrocola, hanno aperto le porte questa mattina dell’ex ospedale psichiatrico per lasciar verificare ai giornalisti come non vi siano gatti reclusi all’interno della struttura senza cibo, come nelle scorse ore sottolineato non solo in una nota di residenti ma anche da più parti sui social.

“Non c’è possibilità che siano imprigionati, i gatti che ci sono e si tratta di randagi, si possono muovere liberamente”, ha detto il sindaco. La colonia felina dell’ex manicomio è infatti già stata portata “in salvo” dal presidente dell’Enpa Teramo, Brenda Marsilii, per consentire i lavori di recupero della struttura. Quelli che restano, dunque, sono gatti randagi che possono entrare ed uscire come questa mattina mostratoci.

“Si tratta di un rudere ed è normale ci siano gatti randagi (tra l’altro immortalati a riposo nei pressi dell’ingresso di via del Baluardo nelle foto sottostanti; ndg). Abbiamo scelto di farvi entrare per rasserenare tutti, i lavori di recupero vanno avanti”, ha concluso il primo cittadino.

Tecnici comunali e dell’Università hanno mostrato come gli animali possono entrare da più parti e che qualcuno dà loro da mangiare costantemente: nei pressi dell’ingresso di via Saliceti erano infatti ancora presenti dei vassoi e, come si sottolinea nel video, fino a qualche ora fa erano stati anche messi dei piatti colmi di cibo, poi rimossi.

Materiale che è stato inviato alla procura della Repubblica per le indagini del caso, soprattutto per via di continui accessi da parte di estranei riscontrati dai tecnici e dai carabinieri. Questa mattina è stato comunicato come gli stessi militari, in un sopralluogo a sorpresa sempre delle scorse ore, abbiano verificato come non ci sia nessun gatto recluso ed affamato all’interno dell’ex ospedale psichiatrico, ma felini liberi di entrare ed uscire che non fanno parte della colonia già trasferita in luogo sicuro.

 

ABRUZZO MOVIMENTO ANIMALISTA Sull’argomento è intervenuto Guido Mammarella, coordinatore Abruzzo Movimento Animalista. “Nel sito ci sono ancora dei gatti. Ma questi gatti non sarebbero quelli appartenenti alle colonie feline, bensì si tratterebbe di randagi.Pregiatissimo Sindaco, pur ritenendo improbabile che i gatti della colonia fossero stati tutti censiti e dunque identificabili, approfitto della Sua ampia disponibilità e del suo evidente desiderio di trasparenza per rivolgerle pubblicamente una domanda, la cui risposta potrebbe di certo far chiarezza: dove sono i gatti trasferiti dalla responsabile Enpa? In buona sostanza, volendo avallare la Sua recente affermazione secondo la quale i gatti rinvenuti nei recenti sopralluoghi sarebbero “altri gatti” rispetto a quelli di colonia- che come randagi sono in ogni caso gatti Suoi – non crede che possa essere risolutivo mostrare dove si trovano, quanti sono, e in che condizioni vivono oggi i gatti che afferma “già trasferiti”? Sono certo che mostrarli non sarà un problema, né contarli, perché le persone che da anni li hanno seguiti sanno di certo a che numerano ammontano.  Non ho dubbi che accoglierà questa piccola, semplice richiesta, dando risposta ad un interrogativo che molti si pongono, e la cui risposta, mi pare evidente, può fare la differenza.  Perché in fondo, signor Sindaco, non è forse la somma che fa il totale?”.

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