Teramo, trasferita la colonia felina dell’ex manicomio. “Ma io minacciata ed ostacolata”

La colonia felina dell’ex manicomio di Teramo è in salvo. Ma per Brenda Marsilii, capo nucleo delle guardie zoofile e presidente dell’Enpa Teramo, è il momento di raccontare.

Perché intorno ai gatti che “abitavano” nell’ex manicomio e che sono stati dovuti trasferire per consentire i lavori di ristrutturazione, tanto si è detto.

“Il 29 marzo scorso ho ricevuto l’incarico dal Comune di Teramo di spostare le colonie feline di via delle Recluse e via Del Baluardo. Colonie che hanno suscitato l’interesse di molti pseudo-attivisti. Io ho da subito iniziato a lavorare – racconta Brenda Marsilii – Da quel giorno però altri attivisti ed iscritti di altre associazioni hanno presidiato le due vie giorno e notte, cercando di intimorirmi con atteggiamenti persecutori ed ostacolandomi nella cattura non so per quali fini. In quei giorni passava il messaggio che i gatti erano imprigionati o tenuti in posti senza cibo e acqua… nulla di più falso”.

E ancora: “Ho terminato di lavorare il 16 aprile, malgrado minacce, la presenza di cibo a terra per disturbare la cattura e gli interventi da parte delle forze dell’ordine per verificare la presenza di soggetti dentro il manicomio. Il vigile ecologico Vincenzo Calvarese è stato avvisato di rendere inaccessibile l’area ad ulteriori animali, ma nei giorni successivi abbiamo verificato tutto il contrario. Era normale che potessero esserci ancora dei felini vaganti, ma ero soprattutto preoccupata dal fatto che il numero dei gatti fosse comunque molto ridotto rispetto alle informazioni precedentemente raccolte che indicavano la presenza di circa venti animali”.

Il presidente dell’Enpa si è anche rivolta alla procura di Teramo, presentando un esposto sui fatti che stavano accadendo. “Sospettavamo che qualcuno avesse sottratto gli animali viste le incursioni di ignoti nell’immobile ed in un sopralluogo del 18 aprile insieme ad Asl, Comune e UniTe, abbiamo individuato altri cinque gatti in via delle Recluse”. Erano però, secondo Brenda Marsilii, “gatti sospetti, nel senso che sembravano appartenere ad una colonia ancora da sterilizzare, ma era strano perché i gatti di una colonia sono già tutti sterilizzati. Quando ho ultimato la cattura, ho verificato che effettivamente i cinque animali non erano sterilizzati”.

L’Enpa nazionale ha preso le distanze successivamente da tale iniziativa “per motivi legati alla mia sicurezza. Mi sono adeguata ed adesso mi occupo dei gatti in un luogo sicuro autorizzato da Comune di Teramo ed Asl in qualità di privato cittadino, così come consente la legge regionale 47/2013. Adesso spero che la procura faccia chiarezza perché, in queste settimane, ho avuto paura per me ed i miei collaboratori. I gatti non sono mai stati imprigionati ma, come accertato dalle Autorità, potevano vagare liberamente. Vorrei comunque ringraziare la polizia locale, i carabinieri forestali, la polizia, i carabinieri ed il servizio veterinario della Asl per quanto fatto in questo periodo”.

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