Teramo, Festa della Mamma: “Divario tra uomo e donna si è allargato”

In occasione della Festa della mamma la Consigliera di Parità della Provincia di Teramo, Monica Brandiferri, in una nota si sofferma sul ruolo fondamentale ricoperto dalle mamme nell’ambito familiare ma anche sul grande contributo che forniscono nella sfera lavorativa. 

“Preoccupano – afferma la Consigliera di Parità Monica Brandiferri – i dati sull’occupazione del Rapporto “Le equilibriste. La maternità in Italia nel 2022”, diffuso da Save the Children proprio in occasione della Festa della mamma.  Emerge uno scenario molto critico in quanto il 42,6% delle mamme tra i 25 e i 54 anni non lavora, con un divario rispetto agli uomini di addirittura più di 30 punti percentuali. Inoltre anche quando il lavoro è stato mantenuto, spesso si trasforma in un contratto part-time, per il 39,2% di donne con 2 o più figli minori. Purtroppo la pandemia da Covid-19 ha avuto conseguenze maggiori sulle attività lavorative delle donne rispetto agli uomini, provocando una netta accelerazione della differenza di genere sotto il profilo economico, sociale ed educativo, da cui si evince che le mamme siano state particolarmente danneggiate sul piano lavorativo. Il divario tra i redditi delle donne e degli uomini si è allargato, anche a causa delle penalizzazioni che la maternità provoca a livello lavorativo, sociale ed ideologico. Non si può più tollerare che le donne siano ancora in notevole svantaggio, sia da un punto di vista occupazionale che retributivo, quando decidono di diventare mamme e, quindi, di avere un figlio. Si può affermare che il tasso occupazionale tra uomini e donne cambia notevolmente a seconda delle aree del Paese e che in Abruzzo la situazione non è particolarmente rosea in quanto si registra un gap occupazionale maggiore rispetto alle regioni del nord. Dunque la vita diventa sempre più difficile per le madri della nostra regione”.

 “Occorre porre l’attenzione – conclude Monica Brandiferri – sulle misure da porre in essere per raggiungere la parità di genere in ambito lavorativo e retributivo. A mio avviso è importante concentrare gli sforzi per migliorare l’accesso delle donne a posti di lavoro dignitosi e per consentire alle mamme, attraverso provvedimenti adeguati, di conciliare la vita lavorativa e le esigenze di cura della famiglia. Nella società moderna ed egualitaria non si può più accettare che una donna sia costretta a dover scegliere tra i figli e il lavoro”.

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