Teramo, Corona: “Nuovi fondi per lo sviluppo di Villa Vomano e Villa Pavone”

Teramo. “Sono lieto di comunicare che il Consiglio comunale di Teramo, dietro mia costante sollecitazione, ha finalmente approvato la liberalizzazione dei vincoli convenzionali delle aree cedute in diritto di superficie e di proprietà ricomprese nei piani per insediamenti produttivi di Villa Vomano e di Villa Pavone”. Così in una nota il consigliere comunale, Luca Corona.

“I cosiddetti “PIP”, cioè appunto i Piani per gli Insediamenti Produttivi, sono strumenti di sviluppo delle aree interessate che disciplinano i vincoli e le limitazioni per l’edificazione, con la definizione dei servizi e delle relative infrastrutture, in conformità alle previsioni e prescrizioni dello strumento urbanistico generale. I PIP rappresentano pertanto uno strumento di politica economica che si prefigge di stimolare l’espansione industriale e di incentivare le imprese, offrendo loro ad un prezzo politico le aree occorrenti per il loro impianto e la loro espansione, non solo destinando porzioni immobiliari agli insediamenti produttivi e localizzando le relative opere di urbanizzazione, ma anche incentivando concretamente tali insediamenti e favorendo di conseguenza la crescita dell’economia locale. Sulla linea di questi obiettivi”, aggiunge il consigliere Corona, “il mio stimolo si è concentrato sulla destinazione specifica degli introiti derivanti dagli oneri di urbanizzazione relativi ai PIP di Villa Vomano e di Villa Pavone, chiedendo che i contributi/corrispettivi dovuti per la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria eseguite nell’ambito dei predetti PIP vengano utilizzati appositamente nelle medesime frazioni e nei medesimi quartieri, per garantire lo sviluppo degli stessi e il miglioramento della qualità della vita dei residenti e delle attività produttive ivi insediate”.

E conclude: “Tramite questo vincolo territoriale si eviterà, da oggi in poi, che gli introiti derivanti al Comune da queste aree confluiscano nel bilancio generale, per venire poi utilizzati in altri quartieri e frazioni, perdendosi in tal modo lo scopo di incentivare e sviluppare l’economia locale delle zone interessate”.

 

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