Una lettera aperta che inizia con le scuse del presidente della Provincia di Teramo, Diego Di Bonaventura, e che annuncia le decisioni maturate negli ultimi giorni in Via Milli dopo i sopralluoghi, le riunioni con i tecnici e il confronto con il consigliere delegato all’edilizia scolastica, Luca Frangioni.
E’ stata inviata venerdì scorso a dirigenti, insegnanti e studenti del “marino” di Teramo. Di Bonaventura si scusa perché, scrive ai destinari: “la vostra scuola continua ad avere gli stessi problemi da diversi anni” e il processo di ricostruzione della scuola (con una dote finanziaria di 7 milioni e 100 mila euro) non potrà concludersi prima di due o tre anni “su questo bisogna essere onesti e chiari”.
Il presidente, quindi, annuncia che bandirà una manifestazione pubblica per trovare uno stabile “jolly” dove riaggregare dal prossimo anno scolastico tutte le classi del “Marino”.
“Non cerco facili scappatoie – spiega – ma i ritardi della ricostruzione pubblica li condividiamo con tutte le Istituzioni del cratere sismico, siamo tutti nella stessa situazione, tanto è vero che tutti concordano sul fatto che la vera ricostruzione partirà nel 2022. E’ anche innegabile che nel contempo abbiamo vissuto una pandemia mondiale che ha pesantemente impattato sulla logistica e l’organizzazione delle scuole. Vale la pena di ricordare che la scorsa estate in appena due mesi la Provincia ha dovuto riconfigurare spazi, laboratori e aule di 29 istituti dislocati in otto città diverse realizzando 63 nuove aule, 11 laboratori e 10 servizi igienici”.
Nelle prossime settimane, quindi, la Provincia bandirà una manifestazione di interesse rivolta a Enti pubblici e privati per trovare uno stabile in affitto a partire dal prossimo anno scolastico che oltre alle aule possa ospitare tutti i laboratori necessari agli studenti.