Tortoreto. E’ il comune che cresce di più, in termini di abitanti, in un contesto di generale diminuzione dei residenti.
Ma è quello nel quale la tassazione resta la più bassa se paragonata ai territori limitrofi e in maniera particolare per quelli della costa. Nel bilancio di previsione da poco approvato in consiglio comunale sono emersi alcuni aspetti interessanti. La pressione fiscale è rimasta inalterata (anzi, per il secondo anno consecutivo si registra una riduzione della tariffa della Tari), ma un aspetto merita di essere evidenziato. Tortoreto, come ha commentato il vice-sindaco Francesco Marconi, snocciolando i dati, resta la località nella quale si pagano meno tasse.
Alcuni esempi. L’aliquota Imu a Tortoreto è ancorata al 9,2 per mille che è di gran lunga la più bassa della zona, dove è del 10,6 per mille (solo ad Alba Adriatica è del 10,1 per mille).
Una simulazione. Un immobile con una rendita catastale di 400 euro, a Tortoreto l’incidenza è di 618 euro, ad Alba Adriatica 679; 712 euro per le altre località della costa (Martinsicuro, Giulianova, Roseto, Pineto, Silvi) e anche a Teramo.
Tari. A Tortoreto un’utenza domestica con 100 metri quadrati e 3 persone si paga 174 euro. Più bassa è solo a Martinsicuro (168), poi Alba Adriatica con 217 euro, Pineto con 278; Silvi con 285; Roseto 290, Teramo 292, Giulianova con 298.
Imu più Tari. Una ulteriore simulazione, con gli stessi parametri, può essere fatta sommando il costo dei due principali tributi domestici: Imu e Tari. A Tortoreto, annualmente, una famiglia di 3 persone con un appartamento di 100 metri quadrati paga 792 euro, a Martinsicuro 888. L’incidenza è di 896 euro ad Alba Adriatica; 990 a Pineto, 997 a Silvi; 1002 euro a Roseto, 1004 euro a Teramo e 1010 euro a Giulianova.
Addizionale Irpef. Per completare il quadro della tassazione uno sguardo anche all’addizionale Irpef, immutata da anni, per la quale esiste l’esenzione fin ad un reddito di 33.500 euro, e un’aliquota dell’0,8% per i redditi superiori a tale soglia.