Silvi. E’ guerra aperta, ormai, tra la città di Silvi e Ferrovie dello Stato e a dirlo è proprio il Comune di Silvi in una nota stampa dove spiega che, “la goccia che ha fatto traboccare il vaso è la laconica nota con cui Modestino Roca, responsabile RFI della zona adriatica, ha comunicato oggi con quattro righe che la locazione dell’immobile in oggetto (terzo binario morto) deve intendersi non più valida e quindi priva di ogni efficacia”.
“E’ stato un fulmine a ciel sereno che ha immediatamente fatto il giro della città creando sconcerto e disappunto. Non abbiamo parole per esprimere lo sdegno dell’amministrazione comunale – ha detto l’assessore ai Lavori Pubblici Pamela Giancola – di fronte a questo che ritengo un vero e proprio colpo basso che RFI ha tirato alla nostra città, dopo che lo scorso dicembre ci aveva comunicato la disponibilità alla concessione ventennale di quell’area. Proprio in questi giorni si stava concordando una iniziativa sinergica tra il Comune e alcuni comitati civici per accelerare i tempi per ottenere da RFI la concessione ventennale dell’area dismessa in virtù di un’intesa, purtroppo mai formalizzata e ufficializzata con atti pubblici, ma confermata con la citata comunicazione pervenuta in Comune a dicembre. L’atto di concessione pluriennale – ha ricordato l’assessore Giancola – era indispensabile per l’ottenimento del finanziamento, da parte di Cassa Depositi e Prestiti, necessario per dare esecuzione al progetto di utilizzazione dell’area a parcheggi pubblici e viabilità”.
Negli anni scorsi RFI, su sollecitazione del Comitato cittadino che aveva proposto l’utilizzo dell’area dismessa con il forte appoggio dell’allora consigliere regionale Monticelli, aveva espresso la piena disponibilità a concedere al Comune di Silvi l’utilizzo di quella striscia lunga circa un chilometro per offrire al lungomare Garibaldi, particolarmente intasato nel periodo estivo e privo di sufficienti parcheggi, una buona opportunità. “Evidentemente – ha dichiarato il presidente del Comitato cittadino Antonio Di Costanzo – l’apparente disponibilità di RFI a concedere l’area del terzo binario era solo un trucco per tenerci buoni nella nostra lotta contro la realizzazione del contestatissimo sottopasso di via Simoni Mariannina. Altrimenti non si spiega l’improvvisa drastica inversione di marcia. Ma – ha aggiunto Di Costanzo – questo che consideriamo un oltraggio si torcerà contro chi l’ha architettato. Ci stiamo già organizzando, d’accordo e con il sostegno dell’amministrazione comunale e coinvolgendo anche le associazioni e comitati civici, per opporci con tutte le nostre forze e con tutti i mezzi disponibili, anche clamorosi se sarà necessario, per far valere le nostre ragioni e i diritti della nostra città, soprattutto quelli derivanti dal mancato rispetto degli accordi, sia pure verbali, con RFI a seguito della chiusura del passaggio a livello”.
“Mi è difficile – ha dichiarato il sindaco Andrea Scordella – capire quale sia la vera causa dell’improvviso dietro front di RFI avvenuto proprio quando stavamo creando le condizioni per incontrare i dirigenti delle Ferrovie con i quali intendevamo chiarire alcune iniziative e impegni da loro precedentemente assunti in fase di chiusura dell’ultimo passaggio a livello della nostra città. La realizzazione dell’adeguamento del sottopasso Marcelli di via Taranto e la concessione delle aree del binario morto hanno aspettato tanto tempo inutilmente tra mezze promesse e lunghi silenzi. Adesso – ha tuonato il sindaco – diciamo basta e vogliamo esaminare attentamente la convenzione stipulata con la precedente amministrazione per l’eliminazione del passaggio a livello e far valutare dai nostri tecnici la regolarità tecnica e amministrativa nella costruzione del sottopasso. Con le forze sociali e con le organizzazioni territoriali creeremo una task force, decisi di andare fino in fondo, anche al TAR se sarà necessario”.