Sant’Omero, abusi nel nuovo stabilimento : c’è un avviso di garanzia. Le domande dell’opposizione

Sant’Omero. C’è un avviso di garanzia per i presunti abusi di natura edilizia nell’ampliamento di un capannone artigianale a Garrufo.

 

Nei giorni scorsi, infatti, la procura di Teramo, che indaga sulla vicenda, ha notificato un avviso di garanzia al responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Sant’Omero. Al momento si tratta di un atto dovuto, alla luce dei rilievi della procura che contesta al funzionario comunale per non aver rispettato le procedure utili al rilascio del titolo di natura edilizia.

 

In pratica, si parla di omissioni per non aver adottato i provvedimenti di competenza. L’indagine era scattata dopo un sopralluogo da parte della polizia locale di Sant’Omero, sulla scorta di un esposto, che poi aveva verificato la situazione e rimesso gli atti all’autorità giudiziaria. Nel frattempo, sulla vicenda è nato un contenzioso di natura amministrativa, con un ricorso al Tar da parte della proprietà, che però è stato rigettato.

 

L’inchiesta, che è solo agli inizi ed eventuali responsabilità dovranno essere accertate, ha favorito una presa di posizione da parte del gruppo di minoranza, Sant’Omero Futura.

“E’giusto ricordare”, si legge in una nota diffusa in serata, “che buona parte delle responsabilità pare provenga dall’errata approvazione, da parte della precedente amministrazione targa Luzii, di una variante puntuale al Prg richiesta dalla società (successivamente annullata in autotutela) che ha dato modo alla ditta stessa di presentare un progetto che, in seguito ad un permesso a costruire, autorizzava l’inizio di lavori di realizzazione di un impianto automatizzato per lo stoccaggio e trattamento di cereali”.

C’è però un ulteriore affondo. “Ad oggi”, scrivono i consiglieri di minoranza, “un componente della famiglia titolare dell’attività, e cioè il consigliere Lorenzo Rastelli, siede ancora sullo scranno della maggioranza consiliare e, visto il palese e nonché grave conflitto d’interessi, sarebbe stato opportuno rassegnare le proprie dimissioni, come d’altronde richiesto dalla minoranza in più occasioni.

Finora l’Ente comunale, anche attraverso la figura del consigliere delegato all’urbanistica Stefano Di Emidio, dà l’impressione di essere rimasta in uno strano silenzio e pare ancora non si sia attivata a far rispettare l’ordinanza dirigenziale dell’ufficio tecnico, in cui si chiedeva di provvedere alla riduzione in pristino dei presunti lavori abusivi. Qualcuno a questo punto dovrebbe spiegare ai cittadini il perché di questo silenzio”.

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