Sant’Egidio alla Vibrata, fatture gonfiate: architetto condannato a 7 mesi e al risarcimento

Sant’Egidio alla Vibrata. Fatture gonfiate in alcuni casi e ingiustificate in altre crcostanze per lavori che non sarebbero stati effettuati.

 

Queste le accuse nei confronti di un architetto di Sant’Egidio alla Vibrata che è stato condannato, per truffa aggravata, per dei lavori effettuati in uno studio medico di proprietà di un professionista del posto (difeso dall’avvocato Elena Palladino), ma che risiede in Lombardia.

Il tribunale di Teramo (giudice Antonio Converti), ha condannato il professionista santegidiese a 7 mesi, oltre al risarcimento dei danni da quantificarsi in separata sede, ea una provvisionale di 35mila euro.

Tutta la vicenda (che ha visto anche il coinvolgimento in sede di indagine di un piccolo imprenditore edile) era nata dopo la denuncia presentata dal committente dei lavori, che si era insospettito per i costi degli interventi, ritenuti sproporzionati. Le indagini svolte dai carabinieri di Sant’Egidio e dalla finanza di Nereto avevano poi prodotto l’apertura di un fascicolo con il processo a carico dell’architetto. Che in sede di giudizio è stato condannato a 7 mesi e 300 euro di multa.

Nei confronti dello stesso poi è stata fissata una provvisionale di 35mila euro quale condizione per la sospensione della pena.Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 90 giorni.

 

 

 

 

 

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