660 posti letto, un investimento da 200milioni di euro, una qualità dei servizi all’avanguardia con tecnologia in campo sanitario di ultima generazione.
L’ospedale unico della provincia di Teramo deve essere realizzato a Selva Piana di Mosciano e non a Piano d’Accio. A spiegare le ragioni di una scelta che ha proporzioni importanti per la realtà territoriale è il Comitato Cittadino per l’ospedale centrale provinciale che ha definitivamente gettato i veli per scendere in campo per portare avanti una proposta che punta decisamente a migliorare la sanità locale. Una scelta di campo che cozza con la prima ipotesi, quella appunto di un ospedale unico a Piano d’Accio.
E’ il presidente del comitato, Marco Battestini, di cui fanno parte esponenti del mondo sanitario locale, il sindaco di Mosciano Giuliano Galiffi, gli ex sindaci Orazio Di Marcello e Franco Filipponi, il presidente dell’ordine dei farmacisti Silvio Di Giuseppe, dei Medici di Famiglia Ercole Core, a spiegare le ragioni di questa scelta. Il Comitato in occasione delle recenti elezioni ha scelto di restare nell’ombra.
Ora però ha deciso di scendere in campo con un obiettivo anche piuttosto chiaro. L’area si estende su una superficie di 25 ettari. La struttura sanitaria che potrebbe essere realizzata in questa zona non necessariamente dovrà svilupparsi in altezza, vista la disponibilità degli ampi spazi. Inoltre il perimetro è già vocato a zona di servizi facilmente raggiungibile da ogni direzione. ù
Ma che fine farebbero poi le strutture sanitarie periferiche, ad esempio l’ospedale di Giulianova che è stato sempre considerato fondamentale per offrire un servizio sanitario essenziale alla popolazione della fascia costiera e dell’immediato hinterland? Serviranno a garantire attività ambulatoriali all’avanguardia.
Questo significa che gli ospedali esistenti andrebbero ad integrare il servizio sanitario con una serie di attività ambulatoriali e prestazionali che non rientrano nella sfera della sanità di ricerca e di degenza.