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Roseto, nasce l’associazione di agricoltori e operatori turistici della Riserva del Borsacchio

E’ nata in Roseto “l’Associazione agricoltori, operatori turistici, proprietari e residenti a Roseto degli Abruzzi zona Borsacchio”, con finalita’ di tutela per gli associati per i loro fondamentali diritti al lavoro e alla proprietà’, in particolare riguardo le previsioni della Riserva naturale Regionale Borsacchio e all’attivita’ dell’ente Gestore della Riserva.

Il Consiglio Direttivo è composto da Pierpaolo Mori, agricoltore in Roseto, e Nino Tulli, imprenditore primario nei servizi all’agricoltura specialmente per i cereali. In particolare l’Associazione rileva che “il Piano ‘regolatore’ (Pan) della Riserva comporta gravissime penalizzazioni, ingiustificate, per gli agricoltori, gli operatori turistici e i residenti nella zona di Roseto nord, senza che ci siano giustificazioni adeguate dal punto di vista della tutela paesaggistica e ambientale. Che senso ha impedire agli agricoltori di fare un’agricoltura efficiente con variazioni colturali, irrigazione, serre? Qual e’ la ragione di tutela ambientale per vietare un impianto di ulivi o un vigneto (la quintessenza delle colture tradizionali teramane), perché una così grave immotivata penalizzazione dell’agricoltura rosetana? Hanno anche vietato le piscine, reso complicatissime le ristrutturazioni, impedito la nuova edilizia anche familiare”.

L’Associazione si augura che “le forze politiche e civiche rosetane riflettano sul potenziale gravissimo danno che puo’ rappresentare la Riserva Borsacchio per l’economia e la vita di tante famiglie, e invitano il Comune e il Governo Regionale a riflettere sull’opportunità di una forte razionalizzazione della Riserva o addirittura una riperimetrazione che mantenga la Riserva sulla fascia costiera (tra la ferrovia e il mare) e nei fossi e le adiacenti aree boscate (un centinaio di ettari), liberando noi agricoltori ed operatori economici e residenti dalle incredibili vessazioni della Riserva”, conclude.