Teramo. Indifferibile lo spostamento della Croce Rossa dal Comi 2 per trovare spazio alle nuove esigenze di aule per le scuole del capoluogo. Una considerazione sulla quale convergono tutti perché, almeno nel medio periodo e in attesa che partano i lavori di ricostruzione delle scuole danneggiate dal terremoto, occorre recuperare spazi laddove ci sono: gli spazi del Comi 2, occupati dalla Croce Rossa devono tornare alla loro destinazione funzionale originaria ossia quella di scuola.
Questo è stato ribadito questa mattina, nella sala consiliare della Provincia, dove si sono incontrati la responsabile dell’Ufficio Scolastico provinciale Maria Cristina De Nicola, le dirigenti delle scuole interessante, Clara Moschella, Stefania Nardini, Caterina Provvisiero e Manuela Divisi – da quest’anno dirigente del liceo Milli – Jacopo Di Michele in rappresentanza della Consulta degli studenti, il presidente Diego Di Bonaventura, il consigliere delegato all’edilizia scolastica Luca Frangioni e il nuovo dirigente del settore Francesco Ranieri.
La Provincia è disponibile anche a farsi carico di sei mesi di affitto per conto della Croce Rossa anche se, come ha precisato questa mattina il consigliere delegato all’edilizia scolastica, Luca Frangioni: “noi non abbiamo alcuna competenza ma così come è accaduto per il Cipia di Teramo siamo disponibili ad aiutare chi è in difficoltà visto che nell’ultima riunione alla presenza del Prefetto il Comune ha ribadito che non riesce a trovare una sede”. La questione oltre ad essere urgente per questioni logistiche lo è anche per motivi sanitari e di sicurezza: il Prefetto ha richiamato più volte il problema rappresentato dalla convivenza fra studenti e operatori sanitari impegnati, questi ultimi, anche sul fronte degli interventi Covid.
Di Bonaventura ha individuato alcune soluzioni private per la Croce Rossa: “In queste ore ne stiamo valutando la fattibilità logistica con un continuo confronto con la Prefettura”. Giovedì mattina il dirigente Ranieri compirà un sopralluogo nei tre istituti interessati per verificare di persona la situazione delle aule: al momento mancano all’appello 11 aule per l’Alessandrini, 5 per il Milli e 4 per lo scientifico.
Un domino collega le tre scuole: se si liberano i locali del Comi 2, si recuperano aule nella sede dell’Einstein di via Don Sturzo dove potrebbero essere ospitati gli studenti dell’Ipsia (scuola inagibile a causa del sisma) che oggi sono allocati al Milli.
“Un incontro assolutamente positivo, anche per l’atteggiamento propositivo delle dirigenti e per il dato, confortante, dell’aumento delle iscrizioni” ha chiosato Di Bonaventura: “procederemo con impegno e parallelamente sia sul binario dell’ordinario per consentire una riapertura in presenza a tutti gli istituti sia su quello straordinario della ricostruzione con la progettazione e gli appalti delle scuole da ricostruire”.