Pineto, progetto migranti: “Strumentalizzazione del più debole”

Il movimento politico Pineto 2.0 torna sul progetto di inclusione migranti avviato dall’assessore al sociale del Comune di Pineto, Daniela Mariani, in collaborazione con il centro diurno di Roseto Dimensione Volontario – Onlus che ha lo scopo di promuovere e tutelare i diritti dei ragazzi diversamente abili. Tale progetto prevede sostanzialmente che i giovani migranti aiutino i volontari nei laboratori e attività del centro, favorendo quindi la loro integrazione nella società.

 

“Le parole sono importanti. Possono ferire e umiliare la dignità di chi vive ogni giorno un dramma che colpisce la mente e il cuore. Non può fare politica chi calpesta il dolore dei cittadini, il contegno delle famiglie, le sofferenze subite dagli immigrati. È sicuramente un pessimo amministratore chi vive la politica solo in termini di speculazione senza conoscere le dinamiche di una esistenza orientata verso un unico obiettivo: la sopravvivenza quotidiana”, così gli amministratori di Pineto 2.0.

“Come si può pensare di affidare dei ragazzi con disabilità cognitive, privi di capacità di autotutela, bisognosi di un amore incondizionato (quello donatogli quotidianamente da genitori con un cuore immenso) a persone di cui non abbiamo informazioni riguardo la loro provenienza, la loro storia, la loro reale identità? Come si può affidare la custodia di ragazzi con disabilità a persone che non conoscono la nostra lingua e, peggio ancora, prive di alcuna competenza in materia di assistenza?”.

“Sono domande assolutamente legittime poiché queste persone, per mancanza di preparazione adeguata e non per il colore della loro pelle, non sono in grado di fornire quella cura e premura di cui i disabili avrebbero bisogno. Ciò ha generato molta preoccupazione, in primis nei genitori dei ragazzi e, evidentemente, nelle persone di buon senso”.

Pineto 2.0 ribadisce quindi il suo No a progetti “scriteriati, utili solo alla propaganda politica, mal copiati da amministratori asserviti al finto buonismo e all’ipocrisia. Una parte delle opposizioni ha pubblicamente approvato il progetto (come poteva essere il contrario?). Noi abbiamo avuto il coraggio di raccontare la verità e, come ovvio, chi sapeva di avere la coscienza sporca, in modo strumentale ci ha accusati di razzismo. Eravamo contrari al progetto sostenuto dall’amministrazione comunale di Pineto e oggi, prove alla mano, riteniamo che avevamo visto giusto senza se e senza ma. Chi usa la parte più debole della società in maniera così turpe non può continuare a ricoprire la carica di assessore alle politiche sociali!”

In ultimo, conclude Pineto 2.0 “domandiamo al Sindaco se quella della Mariani sia un’idea estemporanea per avere qualche attimo di notorietà oppure un progetto organico e condiviso da tutta la maggioranza”.

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