Viabilità e parcheggi sono da sempre stati un problema per via Sanzio al quartiere Corfù di Pineto: una strada che si immette direttamente sulla Statale 16, percorribile in entrambi i sensi, piuttosto stretta ma dove è consentito il parcheggio. Diversi sono stati gli incidenti registrati in quel punto, l’ultimo quello che ha visto perdere la vita ad un giovane del posto.
Ed è proprio per questioni di sicurezza che i residenti chiedono l’aiuto del Comune. E lo fanno per la seconda volta, perché alcuni di essi, già anni fa, protocollarono una lettera indirizzata al sindaco Robert Verrocchio con cui proponevano soluzioni che garantissero meno pericoli. Il foglio protocollato in Comune porta la data del 13 settembre 2016 ma la loro richiesta sarebbe stata ‘accettata’ solo un anno dopo. Il senso unico sarebbe stato installato, infatti, nell’estate del 2017 garantendo temporanea tranquillità ai residenti. “Dato che la strada sbuca direttamente sulla SS 16, la segnaletica doveva essere autorizzata anche dall’ANAS, competente di quel tratto. Così non fu, per questo il senso unico fu rimosso presto”, raccontano i cittadini.
Da due anni, quindi, i problemi sono tornati a galla: la difficoltà di trovare parcheggio, il pericolo di mettere il naso fuori dal cancello senza imbattersi con un veicolo in transito e soprattutto la congestione del traffico provocata dal doppio senso di marcia. Infatti, se si crea coda, come si può vedere nella foto, le auto sono costrette ad attendere nel bel mezzo della Statale, causando non pochi disagi.
Ma non è tutto: ad aggravare la situazione di sera sarebbe la scarsa illuminazione, praticamente inesistente così come la segnaletica orizzontale, “non rinnovata da anni”.
La paura dei residenti è quella che possa consumarsi un altro terribile incidente in un quel punto che dalla Statale è poco visibile, tanto scomodo e quindi pericoloso. La loro richiesta è quella di riprendere in considerazione il senso unico, dando ai veicoli solo la possibilità di uscire da via Sanzio o, in casi estremi, di creare un’altra strada che consenta il comodo accesso anche ai residenti in altre zone.
