Pineto, 680mila euro di danni dalla mareggiata. La Regione al momento ne stanzia 200mila

Ammontano a 680mila euro i danni causati dall’ultima mareggiata sul territorio costiero di Pineto. Pista ciclabile distrutta all’altezza di Villa Ardente, strutture ricettive senza più un’area demaniale per la sistemazione degli ombreggi, pineta Catucci erosa in più punti nonostante la barriera di massi ciclopici.

Una situazione drammatica per molti operatori. Il Comune all’indomani della mareggiata aveva eseguito una ricognizione inviando alla Regione una richiesta di intervento. Su 680mila euro di danni al momento il Comune di Pineto ha avuto rassicurazioni dalla Regione per soli 200 mila euro di ristoro.

“Stiamo predisponendo già l’affidamento dei lavori per questo importo”, ha sottolineato il sindaco Robert Verrocchio, “ma vogliamo che vengano elargite tutte le risorse necessarie e da noi chieste per far fronte ai danni che abbiamo subito lo scorso 12 novembre”.

In questi giorni l’amministrazione comunale è stata vicina agli operatori balneari della zona supportandoli passo dopo passo nella messa a protezione delle proprie strutture. Inoltre, in accordo con consiglieri di minoranza e con gli operatori turistici, si è provveduto a liberare la foce del Calvano, recuperando un grosso quantitativo di sabbia accumulato a seguito della mareggiata.

“Stiamo procedendo alla caratterizzazione della sabbia come previsto dalla legge”, ha aggiunto il sindaco Verrocchio, “al fine di riutilizzarla per il ripristino delle zone erose. A tal proposito, sollecito la Regione ad accelerare tutte le procedure in corso per il ripascimento previsto, già in programma nei prossimi mesi, al fine di arrivare in congruo anticipo rispetto alla stagione estiva e con quantità sufficiente per ripristinare il tratto fortemente eroso.”

In merito alla programmazione delle opere di difesa della costa, il vice sindaco Alberto Dell’Orletta, che ha la delega al Demanio, ha confermato che l’Ente si sta muovendo con una certa rapidità. Nella zona nord di Pineto gli operatori si sono espressi per la realizzazione delle scogliere al largo. Ma servono risorse economiche importanti per dare forza e corpo a medio termine a interventi sicuri e sostenibili.

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