Mosciano, contro il biogestore il Comune si costituisce in giudizio

Mosciano. L’Amministrazione comunale di Mosciano si costituisce in giudizio. In via di definizione l’incarico al legale.

Nonostante il recente parere favorevole da parte dei competenti uffici regionali in conferenza di servizi, il comune di Mosciano Sant’Angelo non intende abbassare la guardia sulla vicenda dell’impianto di biometano e decide di adire le vie legali per salvaguardare il territorio. Una decisione che prescinde da quanto anche altri soggetti potrebbero decidere di fare: il comune autonomamente porterà avanti la propria battaglia, al fine della tutela del bene collettivo.

“Molto impegno è stato profuso in questi due anni, insieme ai comitati di Stazione e Selva, per scongiurare la realizzazione di un impianto che potrebbe risultare pregiudizievole per l’intera area interessata, sia da un punto di vista ambientale che sotto il profilo dello sviluppo industriale ed economico – dichiara il Sindaco Giuliano Galiffi – In sede di conferenza dei servizi, purtroppo, le nostre motivazioni, seppur ragionevoli, sono risultate minoritarie a fronte dei pareri favorevoli forniti dagli altri Enti, tra i quali l’Arta, la Asl e i competenti uffici della Regione Abruzzo. Tuttavia, la validità delle nostre obiezioni ha comunque permesso di ottenere risultati assai concreti, ovvero una serie di prescrizioni incisive sull’opera, che permetteranno di migliorarne l’impatto sul territorio nel caso in cui l’impianto dovesse effettivamente entrare in funzione” sottolinea il primo cittadino.

Nel corso dell’esame del progetto in sede di conferenza dei servizi, infatti, l’amministrazione comunale ha sollevato, oltre alle obiezioni di natura urbanistica, diverse eccezioni tecniche relative ad aspetti igienico sanitari, in particolare su tema degli odori. In aggiunta, il sindaco Galiffi aveva cautelativamente emesso un parere sanitario negativo in attesa di ulteriori approfondimenti e rassicurazioni da produrre nel corso dell’iter autorizzativo. Tutte azioni, queste, che hanno spinto gli organi esaminatori della Regione a richiedere alla ditta ulteriori studi e approfondimenti.

“Nonostante gli uffici regionali si siano pronunciati in senso opposto rispetto a quanto da noi auspicato, abbiamo ottenuto enormi risultati per aumentare la tutela del territorio, dell’ambiente e della salute dei cittadini – prosegue il Sindaco Galiffi – Dietro nostre continue sollecitazioni in sede di comitato VIA e di conferenze di servizi, l’Arta ed altri uffici hanno imposto alla ditta un miglioramento complessivo dell’impianto, con numerose prescrizioni. Tra le più importanti, l’aumento dello spessore del bio-filtro per la riduzione della concentrazione di odore in uscita e l’innalzamento degli standard di monitoraggio delle emissioni ante e post opera attraverso prelievi di campioni di aria, oltre che l’installazione di un naso elettronico”.

L’Amministrazione Comunale, tuttavia, pur incassando il si della regione al progetto a fronte delle molteplici prescrizioni, chiede ulteriori iniziative a difesa del territorio: “Abbiamo raggiunto importanti risultati, tanto da alzare l’asticella della sicurezza, ma non ci accontentiamo. Rimaniamo infatti in attesa del risultato degli accertamenti dell’Arta che abbiamo richiesto ma soprattutto, per evitare possibili conseguenze negative, riteniamo sia assolutamente necessario un costante monitoraggio delle emissioni odorigene, della cui effettuazione non può tuttavia farsi carico il comune, a causa dei costi elevati. Questo è un aspetto importantissimo per tutti i moscianesi – conclude il sindaco – fin dall’inizio il tema centrale della nostra opposizione: un’opposizione convinta che adesso proseguirà nel valutare le azioni da intraprendere nelle opportune sedi giudiziarie”.

 

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