Medicina turistica, Grimi: il sistema di accoglienza ne paga le conseguenze

Teramo. Un vero e proprio disservizio. Non usa tanti giri di parole Gianluca Grimi, presidente di Confsesercenti-Assoturimo Abruzzo dopo la decisione, da parte della Asl di Teramo, di non prevedere per l’attuale stagione estiva il servizio di medicina turistica.

 

Le motivazioni sono note da giorni (a partire dalla carenza dei medici) e nel pieno della stazione estiva la decisione dei malumori li produce.

“I turisti della costa teramana non avranno la guardia medica dedicata come da anni avviene”, sottolinea Grimi, e dovranno informarsi sugli orari di visita, indirizzo e disponibilità dei medici di base. ” Allo stato attuale i pronto soccorso dovranno sopportare un surplus straordinario di lavoro e che tali notizie le abbiamo solo ora, a stagione in corsa.

Difficile non pensare alle difficoltà delle persone, magari anziane o prive di auto, nella ricerca dei medici di base”, prosegue Grimi. “Non basta certo una nota sui siti dei comuni a risolvere il problema comunicativo. Difficile non prevedere disservizi, proteste, e soprattutto la delusione di chi pensa di arrivare su una costa moderna, infrastrutturata e capace di provvedere alla totalità delle esigenze dei turisti. Per l’ennesima volta gli operatori del turismo teramano dovranno sopperire con la propria capacità e volontà alle esigenze sanitarie dei turisti, perchè questo accadrà.

 

Ed accadrà in una stagione che vede le aziende già sotto pressione ‘per questioni di personale, redditività e gestione dell’emergenza Covid che quest’anno colpisce anche in estate. No, non si può definire questa situazione se non come una decisa involuzione delle capacità di accoglienza della costa teramana. Questo è quanto, e non mancheremo di pagarne gli scotti negativi mediatici e oggettivi”.

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