Martinsicuro. Quasi due mesi in ospedale, 58 giorni per l’esattezza, guarisce dal virus. Un periodo lungo e complicato trascorso in terapia intensiva.
Ora il brutto incubo è oramai alle spalle e Massimo Ferri, commercialista di 49 anni di Martinsicuro, racconta la sua battaglia vinta contro il covid. E nel raccontarla non manca di ringraziare medici e infermieri dei reparti covid degli ospedali di Teramo e Atri.
La lettera
Con questa lettera desidero esprimere i miei più sentiti ringraziamenti al personale dei Reparti Pneumologia e Malattie Infettive e Reparto Rianimazione Covid dell’ospedale Mazzini di Teramo, e al Reparto di Riabilitazione Covid dell’ospedale San Liberatore di Atri.
Sono Massimo Ferri, ho 49 anni e sono di Martinsicuro. Nei miei 58 giorni di ricovero per covid19 ho avuto modo di constatare la grande professionalità di medici, infermieri, oss nella lotta contro il virus e nel sostegno ai pazienti.
Sono stato ricoverato presso i reparti di Pneumologia e Malattie Infettive del Mazzini di Teramo lo scorso 22 ottobre. Per un malato di covid la degenza in ospedale è caratterizzata da solitudine e paura per il proprio destino. Ci si trova all’improvviso di fronte ad esperienze devastanti: il dover convivere con un casco o con la maschera per la respirazione assistita, l’essere tormentati dalla cosiddetta “fame d’aria”, la mancanza di conforto dei familiari, lo spettro della rianimazione e il terrore di non farne più ritorno, il realizzare che qualche compagno di stanza si spegne dopo tante sofferenze.
Il 25 ottobre sono entrato nel reparto Rianimazione, intubato per 23 giorni. Dopo il risveglio, la successiva ripresa è stata piuttosto faticosa, sia dal punto di vista fisico che psicologico. In ogni momento ho potuto contare sulle cure e sul sostegno di medici, infermieri e oss, sempre pronti a dare parole di conforto, rassicurazioni, sorrisi, seppur nascosti dietro mascherine e tute di protezione.
Il 5 dicembre sono stato trasferito dall’ospedale di Teramo al San Liberatore di Atri nel Reparto di Riabilitazione Covid: anche in questo caso ho trovato professionalità in tutti gli operatori sanitari che seguono i pazienti nella fase di riabilitazione respiratoria e motoria post covid. Altra eccellenza dell’ospedale di Atri è il servizio di supporto psicologico che offre un valido sostegno per superare i traumi psicologici dovuti alla malattia.
Sono stato dimesso il 18 dicembre, e nei quasi due mesi di ricovero nei due ospedali ho ringraziato quotidianamente gli operatori sanitari, ma ritengo doveroso farlo anche pubblicamente per sottolineare il loro grande spirito di servizio, nonostante la mole di lavoro a cui sono sottoposti.
Mi auguro che con il nuovo anno il virus rallenti la corsa, che la popolazione grazie alla campagna vaccinale possa ritornare alla propria vita e che il sistema sanitario esca finalmente dall’attuale situazione di emergenza”.