Lavoratori nel turismo: a Tortoreto il primo corso di formazione per gli ucraini

Tortoreto. Corsi di formazione per i profughi ucraini, scappati della guerra, che hanno deciso di vivere e di lavorare in zona.

 

E’ un percorso destinato a disegnare scenari nuovi quello che è stato programmato dagli imprenditori del settore turistico di Tortoreto (strutture balneari e ricettive). A partire dal mese di marzo, infatti, si terrà in primo corso di formazione per la ristorazione e per le attività di bar negli stabilimenti balneari. Iniziativa patrocinata dalla Confartigianato e voluta dagli stessi imprenditori del settore turistico.

Nel dettaglio ci saranno lezioni di italiano e di nozioni per quanto riguarda il servizio in sala e al bar. Ma non solo: durante la formazione degli ucraini sarà anche illustrato il servizio con l’utilizzo di robotica delivery.

E questa rappresenta una novità assoluta a queste latitudini, ma anche a livello nazionale per quanto riguarda l’approccio all’utilizzo della robotica nel servizio delle attività di ristorazione. Corso finanziato dagli stessi imprenditori. E se l’assistenza ai profughi, ad un anno dalla guerra, presuppone il trasferimento in altre realtà chi ha deciso di restare, invece, sarà formato e potrà rappresentare una risorsa per il comparto turistico.

La novità. Il progetto, unico nel suo genere, come sottolinea Franco Speca, operatore turistico, rappresenta un percorso teso a dare una formazione agli ospiti ucraini che oramai sono in pianta stabile nel nostro territorio e che hanno manifestato la loro disponibilità ad entrare nel mondo del lavoro. D’altro canto sono già inseriti nel tessuto sociale e i loro figli frequentano le nostre scuole”.
E il problema della manodopera nel settore turistico, già da tempo fa sentire i propri effetti sulle strutture e lo scorso anno si sono registrati minori ricavi proprio per questo tipo di problematica.

Robotica. L’altra grande novità riguarda il protocollo legato all’uso della robotica nel settore del delivery.
“Verrà spiegato il protocollo di comportamento che l’uomo deve seguire durante il servizio di sala affiancato da macchine robot che lo aiutano nel traghettamento dei piatti”, prosegue Speca.
Un nuovo scenario dove l’uomo cameriere del futuro si trasforma nel consulente del cliente durante il servizio a tavola dove il cliente viene ad essere il centro dell’interesse del lavoro del cameriere”.

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