La Casa del Popolo di Teramo a difesa del reddito di cittadinanza

Per la Casa del Popolo di Teramo, “Il reddito di cittadinanza si è mostrato uno strumento decisamente insufficiente se finalizzato, come nelle intenzioni di chi lo ha proposto, all’abolizione della povertà. Ha mostrato però un’altra faccia, non sappiamo quanto prevista dall’assemblea che lo ha approvato: si è rivelato un mezzo di difesa delle classi lavoratrici. Quanti ragazze e i ragazzi hanno potuto finalmente dire no al padrone che offriva paghe da fame per la stagione estiva? Quanti si sono potuti svicolare per qualche tempo dalla precarietá dei contratti e tempo determinato e magari guardarsi intorno in cerca di stabilità con qualche soldo in tasca? La risposta è semplice: milioni”.

Per questo, “Se la classe dirigente sta muovendo guerra al reddito di cittadinanza è per questo motivo, per muovere guerra alla classe meno abbiente, ai lavoratori e le lavoratrici precarie, i disoccupati, l’esercito industriale di riserva, manodopera a basso costo che deve rimanere nella povertà così da essere più facilmente ricattabile. Davanti all’attacco del governo Meloni a questo strumento che impedisce a molti di non dover elemosinare o entrare nel circuito della criminalità, sta a noi difendere il reddito di cittadinanza, non per fossilizzarci su un mezzo che abbiamo giá detto insufficiente, ma per difendere uno strumento di redistribuzione del reddito che aiuta la classe lavoratrice contro il capitale”.

E allora, “Siamo noi a dover difendere i nostri diritti. Sabato 4 febbraio LA CASA DEL POPOLO di Teramo aderisce alla campagna UNITI PER IL REDDITO dando appuntamento a tutte e tutti alle ore 18 in corso San Giorgio”.

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