I carabinieri di Teramo aderiscono all’iniziativa “Orange the World”

Oggi, in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, inizia la campagna internazionale “Orange the World”, che prevede lo svolgimento, fino al prossimo 10 dicembre (“Giornata Internazionale dei Diritti Umani”), di iniziative di sensibilizzazione delle istituzioni, della società civile e dei media, colorando simbolicamente di arancione (colore scelto come simbolo di un futuro senza violenza basata sul genere) edifici, monumenti e strade.

 

All’iniziativa, promossa dalle Nazioni unite e sostenuta in Italia da Soroptimist International,

aderisce anche l’Arma dei Carabinieri:

– illuminando di arancione, nella giornata del 25 novembre, la sede romana del Comando

Generale;

– promuovendo la diffusione sui propri canali social, per l’intera durata della campagna, di un video predisposto dall’Associazione, utilizzando foto delle sedi dell’Arma “colorate”.

Anche quest’anno ha aderito all’iniziativa con grande entusiasmo il Comando Provinciale dei Carabinieri di Teramo, che illuminerà di arancione anche la facciata della propria sede.

Il 22 novembre 2019 è stato formalizzato un Protocollo d’Intesa tra l’Arma dei Carabinieri e l’Associazione Soroptimist International d’Italia, volto a rafforzare ulteriormente l’azione istituzionale nel settore del contrasto alla violenza di genere, mediante l’allestimento, all’interno delle caserme dell’Arma, di locali idonei all’ascolto protetto delle vittime vulnerabili e denominati “Una stanza tutta per se”.

 

Uno di questi locali è stato realizzato, a cura del Club Soroptimist di Teramo, proprio presso la sede del Comando Provinciale dei Carabinieri, molto attivo nello specifico settore istituzionale. Infatti, dal 1° gennaio 2021 ad oggi, i militari dell’Arma delle varie articolazioni provinciali hanno attivato 374 codici rossi (erano stati 354 nel corso dell’intero 2020), a seguito dei quali hanno:

– deferito all’A.G. 389 persone (5 delle quali in stato di arresto perché colte in flagranza di

reato);

– chiesto e ottenuto l’emissione di 98 provvedimenti cautelari (32 custodie in carcere, 12

arresti domiciliari, 36 divieti di avvicinamento alle vittime, 13 allontanamenti dalla casa

familiare e 5 ammonimenti del Questore).

 

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