Il corpo senza vita di Matteo Martellini, l’uomo di Città Sant’Angelo disperso da 36 ore sul Gran Sasso, è stato ritrovato da una squadra di tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo sul versante Sud-Ovest del monte Camicia, in un piccolo canale parallelo al sentiero del Centenario a 2200 metri sul livello del mare.
Con il supporto della squadra da terra e del tecnico di elisoccorso del Soccorso Alpino e Speleologico, l’elicottero del 118 dell’Aquila sta provvedendo al recupero della salma che verrà elitrasportata all’obitorio dell’ospedale San Salvatore.
Presente sul luogo anche il sindaco di Città Sant’Angelo, Matteo Perazzetti, che dal centro di coordinamento di Campo Imperatore, sta seguendo da questa mattina le operazioni di ricerca e recupero. Proprio a Campo Imperatore i soccorritori hanno trovato l’auto del giovane e, poco distante, la sua bici.
“L’Amministrazione comunale di Penne si stringe forte alla comunità di Città Sant’Angelo per la scomparsa del giovane alpinista Matteo Martellini. Alla famiglia le più sentite condoglianze e un abbraccio infinito che certamente non potrà lenire il dolore”. E’ il messaggio che il sindaco Mario Semproni ha inviato poco fa al primo cittadino di Città Sant’Angelo, dopo aver appreso la notizia del ritrovamento del corpo del ragazzo recuperato in un crepaccio tra il Monte Prena e il Monte Camicia, nel versante aquilano del Gran Sasso. Il giovane frequentava anche la città di Penne dove aveva amici e conoscenti. “Ringrazio i volontari del Soccorso Alpino di Penne che – ha concluso il sindaco Semproni – hanno lavorato fino all’ultimo istante per ritrovare in vita Matteo”.