Giulianova, vongolare: altri tre mesi di fermo volontario. Si torna in mare a marzo

Torneranno in mare ai primi di marzo le vongolare del Consorzio di Gestione di Giulianova.

Il presidente del Cogevo, Giovanni Di Mattia, dopo aver consultato tutti gli associati, ha scelto la linea di prolungare il fermo volontario di altri 3 mesi per consentire al novellame e alle vongole attualmente sotto misura di raggiungere la taglia per poter essere commercializzate.

Le recenti ispezioni sui fondali hanno confermato che il prodotto è presente, anche in discrete quantità, ma è meglio non procedere con il prelievo proprio perché si tratta di vongole piccole e che non supererebbero la misura minima consentita che è di 2 centimetri e mezzo di diametro.

Quindi in occasione delle prossime festività natalizie sulle tavole degli abruzzesi non ci saranno le vongole del Cogevo. Il prodotto, almeno per quanto riguarda la vongola lupino, arriverà da altri comparti, ad esempio dalle zone di Civitanova o dell’Alto Adriatico, assieme alle veraci.

Le vongolare giuliesi avevano deciso per uno stop della pesca a partire dai primi di ottobre e l’intenzione era quella di tornare in mare proprio in questa settimana. Ma vista la situazione dei fondali il Cogevo ha preferito uno stop di ulteriori tre mesi.

Walter Squeo, uno dei fondatori del consorzio, ha ribadito il concetto più volte espresso dagli armatori: l’autoregolamentazione della pesca delle vongole è stata la soluzione più importante adottata in questi anni e che ha permesso alla categoria di sopravvivere dopo che sino a metà degli anni Novanta si era assistito ad una vera e propria predazione del pregiato mollusco, con un impoverimento drammatico dei fondali.

E grazie alle scelte del Cogevo, all’autodisciplina nella pesca, la vongola lupino è tornata a ripopolare i nostri fondali.

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