Giornata delle zone Umide: attenzione di Legambiente sulla zona del Vomano

Anche quest’anno Legambiente ha aderito alla Giornata Mondiale delle Zone Umide per celebrare la firma, avvenuta nel 1971, della Convenzione di Ramsar sulle zone umide, organizzando eventi per tutelare e valorizzare al meglio questi scrigni di biodiversità, importanti alleati nel contrasto alla crisi climatica, ma anche elementi di richiamo per un turismo sostenibile.

 

“Come Legambiente Costa Teramana abbiamo attenzionato, dallo scorso anno e continuiamo anche oggi, la zona del fiume Vomano, nel tratto compreso all’interno del comune di Pineto. Siamo intervenuti con operazioni di pulizia, ma dove finiva la nostra competenza abbiamo segnalato più di una volta situazioni problematiche da dover risolvere, come discariche abusive e ritrovamenti di lastre di eternit abbandonate in prossimità dell’argine. Alcuni aiuti sono arrivati dal Comune che la scorsa estate ha provveduto a far ripulire alcune zone interessate dalle discariche abusive, ma per il resto e anche per la messa in sicurezza c’è ancora molto da fare”.

Ieri, 5 febbraio, si è unito a Legambiente anche il Comitato Salute e Territorio per Scerne e Torre San Rocco, “comitato che supportiamo dal giorno in cui si è costituito. Uno dei suoi scopi, da statuto, è proprio quello della “Salvaguardia dell’ambiente fluviale”, dice l’associazione ambientalista.

“Abbiamo verificato un’effettiva situazione di disagio per gli abitanti della zona, sia dal punto di vista della viabilità che dal punto di vista ambientale. In particolare stiamo attenzionando, insieme al Comitato, una zona in cui si lavorano rifiuti a cielo aperto. Abbiamo avuto modo di verificare personalmente la facilità con cui i rifiuti, soprattutto plastici, si disperdano nell’ambiente circostante e arrivino al fiume, anche con poco vento. Non è un problema che riguarda solo una ristretta cerchia di persone, vista la brevissima distanza dal mare del comune di Pineto, mare che bagna un’area marina protetta, l’unica d’Abruzzo, a distanza di pochi km. Dovrebbero interessarsi in tanti di questa situazione, dai singoli cittadini agli enti ed istituzioni”, conclude Legambiente Costa Teramana.

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